Corna Piana da San Giacomo - Anello invernale

Escursione invernale EI 3, avanzata impegnativa, zona Monte Baldo Nord - Altissimo, giro ad anello di Corna Piana passando per la Bocca del Creer (1617).

Descrizione breve: è il percorso invernale che ci consente di fare il giro del rilievo montuoso di Corna Piana, senza passare per la cima. L'ambiente è tipicamente alpino, il tracciato proposto sfrutta la rete sentieristica e le strade estive. Da San Giacomo saliamo ai Prati di Pasna, passiamo per Malga Bès e proseguiamo fino al punto più alto del percorso, la Bocca del Creer (Rifugio Graziani); il rientro prevede di raggiungere direttamente i Prati di Pasna e di scendere per il percorso fatto in salita fino a San Giacomo.

  • Introduzione
  • Descrizione
  • Informazioni

Introduzione
Destinatari: percorso invernale per esperti, abbastanza lungo e faticoso, facilitato dalla segnaletica escursionistica estiva (se visibile), regala molte soddisfazioni agli amanti degli ambienti innevati e dei panorami.
Per salire al rifugio Graziani l'alternativa più semplice è quella del percorso diretto: Rifugio Graziani da San Giacomo.
Storia: Nel 2014 è nato il Parco Naturale Locale del Monte Baldo, che ha riunito in un'unica gestione tutte le aree protette della zona.
Paesaggi: il percorso offre scorci panoramici sulla catena del Baldo, sul Carega e sui Monti Lessini.
Ambiente e natura: il percorso si svolge attorno al massiccio roccioso di Corna Piana. In inverno normalmente l'innevamento è significativo, soprattutto sul versante a nord. In primavera a sud è facile trovare poca neve.
Luoghi storici: la strada Panoramica del Monte Baldo, su cui transitiamo per arrivare alla Bocca del Creer (Rifugio Graziani), è la famosa strada Generale Graziani che collega Caprino a Brentonico.

Descrizione
Partenza/arrivo: saliamo da Mori verso Brentonico, superato l'abitato di Brentonico andiamo verso S. Valentino, dove posteggiamo sulla strada principale, in corrispondenza di alcune baracche di lamiera, poco prima del punto in cui, d'inverno, la strada è chiusa con la sbarra. Se arriviamo con l'autostrada l'uscita è Rovereto Sud - Lago di Garda Nord.
Percorso: dal parcheggio (1.200), proseguiamo sulla strada (SP 3) verso San Valentino. Al curvone con ponte, in Val de Vich, lasciata la strada principale, imbocchiamo la forestale (segnavia 633) che conduce alla Bocca del Creer. Sbucati sui Prati di Pasna (1530) giriamo a sinistra e andiamo a Malga Bès (1507), dove possiamo fare una breve deviazione panoramica alle Crone di Bès (1540). Scendiamo poi con la forestale di Bès a incrociare il tracciato della SP 3 che seguiamo fino a Bocca del Creer (1617). Rientriamo a San Giacomo con il tracciato più diretto, seguendo il segnavia 633.
Traccia: in base alle condizioni d'innevamento il percorso è destinato a cambiare, fino a quando è visibile la viabilità estiva, la tendenza è quella di seguirla anche in inverno (non sempre è corretto). Quando la neve aumenta e il percorso estivo non è più visibile, bisogna scegliere il percorso e battere la traccia migliore. Poiché le condizioni invernali sullo stesso itinerario sono molto varie e cambiano anche molto rapidamente non esistono percorsi e tracce sempre giusti. Sulla neve il percorso e la traccia devono sempre essere implementati mettendo al primo posto la sicurezza; quindi bisogna passare dove il pericolo di valanghe, scivolate, cadute e di perdere l'orientamento è più basso. Il percorso da fare cambia sicuramente in base alla stagione e all'orario; spesso cambia di volta in volta o anche nel corso della stessa giornata, in base agli accumuli, al vento, alla nebbia, alle nevicate. Risulta chiaro che la traccia già battuta, quella "GPS" o quella riportata su una cartina, possono essere tutte sbagliate e che potrebbe anche non esserci una soluzione accettabile con la conseguenza di dovere rientrare.
Tratti particolari: il percorso si sviluppa lungo i fianchi del massiccio montuoso di Corna Piana. La salita ai Prati di Pasna è erta, con accumuli di neve sulla sede della forestale può diventare in alcuni punti anche esposta, alcuni canali sono spesso invasi da valanghe, trovandosi in una valle a nord molto fredda è spesso presente ghiaccio, a volte ricoperto da neve o brina.
Condizioni: mentre d'estate un itinerario può essere valutato in modo oggettivo (segnaletica, sede e attrezzature), d'inverno le condizioni cambiano in modo repentino. La relazione, come previsto per le scale di valutazione delle difficoltà invernali, considera la presenza sull'itinerario di condizioni mediamente buone e quindi favorevoli.
Varianti: nessuna variante; solo la possibilità, nei pressi di Malga Bès, di compiere una piccola deviazione (consigliata) che ci porta al punto panoramico delle Crone di Bès (1540).

Consigli
Quando: in inverno quando le condizioni lo consentono.
Altro: informarsi sulle condizioni del percorso e se i rifugi sono aperti.

Requisiti e attrezzatura
Sono indispensabili:
- Conoscenza dei pericoli invernali e in particolare del fenomeno delle valanghe.
- Preparazione della gita, con l'utilizzo dei metodi per prevenire il pericolo di valanghe (metodo 3x3 di Munter).
- Attrezzatura per autosoccorso in valanga: artva, pala, sonda e telo termico.
- Conoscenza delle procedure e delle manovre di autosoccorso in valanga.
- Capacità di preparare e tracciare un percorso sicuro, carta, bussola e altimetro.
- Ottima conoscenza delle tecniche di orientamento in tutte le situazioni.
- Ciaspole, ramponi, ghette, bastoncini, kit per riparazioni, frontalino, ecc... .

Difficoltà
EI 3 / WT 3 = escursione invernale avanzata impegnativa.
Questo itinerario presenta tutte le difficoltà di una gita in ambiente. La relazione considera la presenza sull'itinerario di condizioni mediamente buone e quindi favorevoli.
In inverno le condizioni sono estremamente variabili, i pericoli e le difficoltà effettive possono aumentare repentinamente. Sono richieste molta esperienza e un'adeguata preparazione per programmare, implementare e condurre questa gita. Il percorso può in certe condizioni sembrare semplice o quasi banale, in altre diventare una trappola mortale.

Pericoli
Sono presenti tutti i pericoli di una gita invernale in montagna su terreno innevato.
Note per alcuni di questi pericoli, questo non esclude tutti gli altri pericoli.
- Valanghe, tutta l'area attraversata dal percorso è esposta al pericolo di valanghe.
- Scivolate e cadute, in presenza di valanghe o accumuli che ostruiscono il percorso, nel tentativo di superarli, sono possibili scivolate o cadute con esito anche fatale, lungo il tracciato incontreremo: pendii ripidi e molto ripidi, pendii esposti, canaloni, traversi (quando le stradine e i sentieri sono visibili non ci si rende conto di come possa essere il pendio in inverno quando la sede è invasa dalla neve e dalle valanghe). È possibile trovare anche ghiaccio.
- Difficoltà d'orientamento, la maggior parte dei riferimenti e della segnaletica possono scomparire sepolti dalla neve.
- Meteo, sono frequenti rapidi peggioramenti: nebbia, foschie e nevicate possono ridurre la visibilità a zero.
Per maggiori dettagli: Avvertenze Pericoli e anche: Pericoli Oggettivi normalmente presenti in montagna.
Prendere sempre visione: Avvertenze contenuti del sito ed esonero da ogni responsabilità.

SATELLITE

percorsoaltimetria
Avventura Grado di avventura Ciaspole Grado valore storico
Natura Qualità della natura Paesaggi Bellezza paesaggistica
Zona: Monte Baldo (Altissimo)
Categoria: Escursioni in inverno
Difficoltà: EI 3 / Liv. Avanzato - impegnat.
Dislivello totale: m. 1120
Durata ore: 4
tipo di percorso: percorso ad anello con tutte le esposizioni frequenza passaggi: itinerario invernale poco battuto, la SP 3 è invece molto battuta
periodo consigliato: in inverno quando le condizioni lo consentono stato del percorso: descritto con condizioni invernali mediamente buone e favorevoli
possibilità di ristoro: alcuni rifugi lungo il percorso e esercizi anche a S. Giacomo idoneità per le ciaspole: buona, impegnativo il tratto tra la Val de Vich e i Prati di Pasna
acqua potabile: non presente valore paesaggistico: molto alto, catena del Baldo, Carega e Lessini
punti d'emergenza: Rifugio Graziani alla Bocca del Creer se aperto valore naturalistico: molto alto, Parco Naturale del Monte Baldo
copertura cellulare: discreta ma in alcuni punti assente cartografia: tutte le principali: Monte Baldo Nord

Descrizione del percorso:

  1. Dal posteggio di San Giacomo (1200), sulla SP 3 in prossimità dell'omonimo hotel, proseguiamo sulla strada (SP3) verso San Valentino fino al ponte.
  2. Al curvone, in prossimità del ponte, in Val de Vich (1175), dove è presente la segnaletica per la Bocca del Creer, lasciata la strada principale, imbocchiamo la forestale con segnavia 633. La forestale prosegue inizialmente sul fondo della valle, poi inizia a salire erta, con tratti esposti, fino alle prese dell'acquedotto in località Cavalpea (1320). Dopo l'acquedotto il tracciato diventa più dolce e aperto.
  3. Incrocio in località Prati di Pasna (1530), in corrispondenza della palina con le tabelle dei sentieri 633 e 650 (se non è visibile, prendiamo come riferimento il centro dell'avvallamento), svoltiamo a sinistra e proseguiamo sul sentiero SAT 650, fino a Malga Bès.
  4. Malga Bès (1507), in corrispondenza della palina con le tabelle dei sentieri (in questa zona dovrebbe essere visibile tutto l'inverno, se non è visibile, prendiamo come riferimento la malga) cambiamo direzione e andiamo verso ovest, seguendo il tracciato della forestale che serve la malga; proseguiamo sul fianco sud di Corna Piana fino alla SP 3. Alla malga è consigliabile fare una breve deviazione panoramica alle Crone di Bès (1540), in questo caso bisogna andare verso sud e risalire il dolce pendio fino al culmine, il tempo richiesto è di circa 10'+10', il panorama sull'altopiano di Brentonico è molto bello.
  5. Al bivio tra la forestale per Malga Bès e la SP 3 (1416) deviamo a destra e seguendo la sede della Strada Panoramica del Monte Baldo (SP 3) arriveremo alla nostra meta.
  6. Rifugio Graziani alla Bocca del Creer (1617), di solito aperto nei week-end anche in inverno. Raggiunto il punto più elevato del nostro percorso, proprio in corrispondenza del Rifugio Graziani, inizieremo il percorso di rientro nel valletto sottostante la Bocca del Creer, seguendo i segnavia 650 e 633, la breve discesa, ci condurrà direttamente ai Prati di Pasna, dove eravamo già transitati in salita.
  7. All'incrocio in località Prati di Pasna (1530), in corrispondenza della palina con le tabelle dei sentieri 633 e 650 proseguiamo il rientro sulla forestale percorsa in salita (633).
  8. Posteggio di San Giacomo (1200).

Riepilogo rotta:

n. way point descrizione quota proseguire su segnaletica verso direzione distanza dislivello tempo informazioni
iniziale tratto tratto totale tratto totale
1 Parch. S Giacomo
1200
↑ asf
SP 3
S Valentino
SO
O
580
580
-25
0:10
0:10
asfalto
2 inc. SP3 e for 633
1175
→  for
sen 633
Bocca Creer
NO
O
1600
2180
355
1:10
1:20
ripido-esposto
3 inc. Prati Pasna
1.530
← sen
sen 650
Malga Bès
SE
SE
860
3040
-23
0:15
1:35
 
4 inc. Malga Bès
1.507
→  for
SP 3
O
O
1500
4540
-91
0:25
2:00
 
5 inc. SP3 e for Bès
1.416
→  asf
SP 3
Bocca Creer
NO
N
2500
7040
201
0:50
2:50
battuta
6 Bocca del Creer
1.617
→ sen
sen 633-650
S Giacomo
SE
SE
720
7760
-87
0:15
3:05
 
7 inc. Prati Pasna
1.530
← for
sen 633
S Giacomo
E
NE
2180
9940
-330
1:00
4:05
ripido-esposto
8 Parch. S Giacomo
1200
9940
 

Galleria fotografica

Vista sul percorso

dalla Sella

Vista sul percorso

da nord

Corna Piana

dall'Altissimo

Corna Piana

dalla Sella

Corna Piana

da nord

Corna Piana

dal Monte Campo

Fauna alpina

Monte Baldo

Prati di Pasna

Zona dei Prati

Segnaletica

6 Prati di Pasna

Segnaletica

2-7 Prati di Pasna

Vista verso Pasna

6 Bocca Creer

Foto Tramonto

Monte Baldo

Scarica le mappe

PDF

Relazione in pdf

Pdf dell'escursione al lago di Garda
GPX

Scarica file gpx

Scarica file GPX del percorso
KML

Scarica file kml

Scarica mappa in formato KML

PERCORSI STORICI

PERCORSI I° GUERRA M.

Lago di Garda

Guida hotel e informazioni turistiche sul lago più grande d'Italia.
LAGODIGARDAHOTELS.IT

Lago garda escursioni su Facebook