Escursione in montagna al Lago di Garda Trekking al Lago di Garda Ferrata al Lago di Garda

ESCURSIONI D'INVERNO AL LAGO DI GARDA IN AMBIENTE INNEVATO

Da questa pagina potremo accedere ai contenuti relativi alle escursioni sulla neve, con o senza ciaspole. Una premessa doverosa e utile ai fini della sicurezza, per questa attività in forte espansione: l'escursionismo in ambiente innevato, rispetto all'escursionismo estivo, presenta pericoli maggiori e quindi richiede sempre un'adeguata preparazione. Iniziamo vedendo le difficoltà di questa attività, l'attrezzatura e le competenze richieste. Segue un riepilogo delle zone intorno al Lago di Garda dove vengono effettuate le Escursioni Invernali.

La categoria delle escursioni invernali vede i percorsi suddivisi in base alla difficoltà delle gite.

 

DIFFICOLTA' DELLE ESCURSIONI IN AMBINETE INNEVATO

Le escursioni in Ambiente Innevato e con Ciaspole sono attività che stanno vivendo un momento di forte sviluppo, in Italia, per tali attività, non esiste ancora una scala ufficiale delle difficoltà.
Il C.A.I. prevede l'escursionismo in ambiente innevato (E.A.I.) con un unico livello di difficoltà.

EAI = Escursionismo in Ambiente Innevato: "Itinerari che richiedono l'utilizzo di racchette da neve, con percorsi evidenti e riconoscibili, con facili vie di accesso, di fondo valle o in zone boschive non impervie o su crinali aperti e poco esposti, con dislivelli e difficoltà generalmente contenuti che garantiscano sicurezza di percorribilità."
Questa definizione è molto limitativa, si riferisce solo a itinerari semplici e idonei a garantire sicurezza di percorribilità.
Per esperienza, quando c'è la neve e ci troviamo in montagna, garantire costantemente sicurezza e percorribilità è molto difficile. Tale condizione è realizzabile solo su tracciati sportivi, preparati e gestiti. Non è quasi mai realizzabile in ambiente, se non in presenza di particolari eventi.
Per le escursioni invernali su quello che viene comunemente chiamato terreno d'avventura, il tipico terreno che spesso cerca chi pratica escursionismo in inverno, non esiste per ora una scala delle difficoltà italiana.

La scala svizzera (WT) prevede sei livelli di difficoltà, il primo corrisponde al livello EAI del CAI, il secondo ed il terzo a escursioni, il quarto, il quinto ed il sesto ad escursioni alpinistiche. La stessa scala non parla di racchette da neve, che sono solo uno dei possibili strumenti di progressione. Poiché è una scala ufficiale, ben strutturata, ho pensato di usare quella con qualche adattamento (WT = EI).
Come per tutte le scale che hanno a che fare con neve e ghiaccio, la difficoltà è quella presente sull'itinerario con condizioni mediamente buone e quindi favorevoli.

SCALA DELLE DIFFICOLTA PER ITINERARI INVERNALI

LIVELLO BASE: PERCORSI PREPARATI E GESTITI

EI 1 / WT1 / EAI = escursione facile, corrisponde alla difficoltà CAI: EAI (Escursioni in Ambiente Innevato). Sono percorsi gestiti ed organizzati (tracciati, segnalati, controllati, dove il pericolo di valanghe è valutato da esperti).

  • Inclinazione: < 25°.
  • Terreno: complessivamente piano o poco ripido, nessun pendio ripido nelle vicinanze.
  • Pericoli: nessun pericolo di valanghe e nessun pericolo di scivolate o cadute.
  • Capacità: non è necessaria la conoscenza delle valanghe.

LIVELLO AVANZATO: ESCURSIONI INVERNALI IN AMBIENTE

Prevedono e richiedono indispensabilmente, oltre a quanto previsto dalla difficoltà EE : Escursionisti Esperti , quanto riportato sotto*. Percorrendo d'inverno con la neve i percorsi estivi, i pericoli sono molto maggiori e quindi anche le capacità richieste.

EI 2 / WT 2 = escursione media.
  • Inclinazione: < 25°.
  • Terreno: complessivamente piano o poco ripido, pendii ripidi nelle vicinanze.
  • Pericoli: pericolo di valanghe e nessun pericolo di scivolate o cadute.
  • Capacità: valutazione e prevenzione del pericolo delle valanghe.
EI 3 / WT 3 = escursione impegnativa.
  • Inclinazione: complessivamente < 30°.
  • Terreno: complessivamente moderatamente ripido con corti passaggi ripidi, > 30°.
  • Pericoli: pericolo di valanghe e debole pericolo di scivolate o cadute, corte e senza rischi.
  • Capacità: valutazione e prevenzione del pericolo delle valanghe.
*Dettaglio degli ulteriori requisiti richiesti per Escursioni Invernali in Ambiente (EI). A partire da questo livello, che sulla scala corrisponde a EI 2 / WT 2, dobbiamo aggiungere a quanto previsto per il livello escursionistico EE: per Escursionisti Esperti, quanto segue:
  • Conoscenza dei pericoli invernali e in particolare del fenomeno delle valanghe.
  • Preparazione della gita, con l'utilizzo dei metodi di prevenzione del pericolo di valanghe (metodo 3x3 di Munter).
  • Attrezzatura per autosoccorso in valanga: artva, pala, sonda e telo termico.
  • Conoscenza delle procedure e costante esercizio nelle manovre di autosoccorso in valanga.
  • Capacità di preparare e tracciare un percorso sicuro.
  • Ottima conoscenza delle tecniche di orientamento in tutte le situazioni.
  • L'attrezzatura per progressione invernale completa è fondamentale, oltre a quanto già previsto per la il livello escursionistico EE, sono indispensabili: ramponi, piccozza, ghette, bastoncini, kit per riparazioni, ecc..

LIVELLO ALPINISTICO: ESCURSIONI INVERNALI ALPINISTICHE

Prevedono e richiedono indispensabilmente, oltre a quanto previsto dal livello avanzato delle Escursioni Invernali: capacita ed attrezzature alpinistiche.

EI 4 / WT 4 = escursione alpinistica facile, corrisponde circa alla difficoltà italiana alpinistica F (facile)
  • Inclinazione: complessivamente < 30°.
  • Terreno: complessivamente moderatamente ripido con passaggi ripidi, > 30°, traversata di pendii, terreno misto con neve, ghiaccio e roccia, ghiacciai poco crepacciati.
  • Pericoli: pericolo di valanghe e pericolo di scivolate o cadute, con relativi rischi.
  • Capacità: buona capacità di valutazione e prevenzione del pericolo delle valanghe, buona tecnica di movimento, capacità alpinistiche elementari.
EI 5 / WT 5 = escursione alpinistica media, corrisponde circa alla difficoltà alpinistica italiana PD- (poco diff. -)
  • Inclinazione: complessivamente < 35°.
  • Terreno: ripido con passaggi molto ripidi, > 35°, traversata di pendii, terreno misto con neve, ghiaccio e roccia, ghiacciai crepacciati.
  • Pericoli: pericolo di valanghe e pericolo di scivolate o cadute, con relativi rischi.
  • Capacità: buona capacità di valutazione e prevenzione del pericolo delle valanghe, buone capacità alpinistiche.
EI 6 / WT 6 = escursione alpinistica impegnativa, corrisponde circa alla difficoltà alpinistica italiana PD+ (poco diff. +)
  • Inclinazione: complessivamente > 35°.
  • Terreno: molto ripido con passaggi estremamente ripidi, > 40 °, traversata di pendii, terreno misto con neve, ghiaccio e roccia, ghiacciai molto crepacciati.
  • Pericoli: pericolo di valanghe e pericolo di scivolate o cadute, con relativi rischi.
  • Capacità: buona capacità di valutazione e prevenzione del pericolo delle valanghe, eccellenti capacità alpinistiche.

LOCALITA' SULLE MONTAGNE DEL LAGO DI GARDA PER ESCURSIONI IN AMBIENTE INNEVATO ANCHE CON CIASPOLE

Le montagne preferite dagli escursionisti in inverno nella zona del Lago di Garda, si sovrappongono spesso a quelle meta delle gite sci alpinistiche più facili.

Partendo dalla Valle di Ledro.

Monte Tremalzo (1975)

Ci sono vecchie piste da sci dismesse e panorami fantastici, i più esperti possono arrivare fino a cima Tremalzo, sono possibili alcuni itinerari facili ed alcuni più impegnativi.
La strada è sempre pulita poiché ci sono appartamenti e di solito almeno un bar-ristorante è aperto.

Monte Stivo (2.059)

Sicuramente la gita più frequentata d'inverno. Il rifugio Marchetti è a 50 metri dalla cima e d'inverno nel week-end è aperto, sia per mangiare che per dormire.
Gita mediamente impegnativa per un ciaspolatore (di solito le ciaspole servono) quella da Santa Barbara. Può essere salito anche da Nord da Malga Campo, gita per esperti lunga ed impegnativa.

Monte Bondone

Cornetto (2.180), meta molto frequentata che richiede però buone condizioni.
Si parte dalla zona delle Viote, si sale e si scende dalla stessa parte.

Palon (2.090), meta frequentatissima, si svolge nei pressi delle piste.
E' possibile risalire evitando quasi sempre le piste sia da Vason che da Mezzavia.
E' un itinerario utilizzato moto anche in caso di maltempo, in cima c'è un bar aperto. Sono inoltre presenti diversi itinerari facili nella zona delle Viote, dove è anche possibile affittare le ciaspole.

Monte Altissimo di Nago (2.079)

Altra meta sicuramente gettonata d'inverno. Il rifugio Damiano Chiesa, anche qui è a 50 metri dalla cima, d'inverno nel week-end è aperto, sia per mangiare che per dormire.
Gita impegnativa con le ciaspole, di solito affrontata con buone condizioni da Est, quindi da San Giacomo o da San Valentino di Brentonico. Può essere salito anche da Nord da Nago, di solito si lascia la macchina nei pressi di Doss Casina, in questo caso è veramente impegnativo come itinerario sia per lo sviluppo che per i traversi a volte gelati.

Catena del Monte Baldo

Corno della Paura(1.538), escursione abbastanza facile in ambiente favoloso, partenza da San Valentino o La Polsa, diverse possibilità di alloggio e di ristorazione.

Altopiano di Brentonico, esistono tante escursioni facili nella zona, tra San Giacomo, San Valentino e la Polsa. Costapelada, collegamento San Valentino con Polsa, accesso al Rifugio Graziani, Corna Piana, ecc..

Zona Prà Alpesina di Avio, bella zona con gite di diversa difficoltà, tra cui: il Monte Dossioli, la Colma di Malcesine, ecc..

Cima Pozzette (2.128), salita in bel ambiente con panorami stupenti.
Di solito si sale da nord, dove ci sono gli impianti di risalita del Monte Baldo, l'ultimo tratto è impegnativo. Salita alternativa più impegnativa da Est, da Prà Alpesina.

Zona della Colma di Malcesine (1.750), sono possibili molte gite facili nella zona della Colma, la zona dove arriva la funivia del Monte Baldo.
Attenzione a non avventurasi sui pendii circostanti senza capacità ed esperienza, si entra subito in zona pericolo valanghe.

Cima Costabella (2.060), è probabilmente la cima più frequentata della zona. La vicinanza alla pianura e la presenza di due rifugi aperti nel week-end d'inverno ne fanno una meta ambita.
La partenza da Prada di Monte Baldo quota 1150 circa, si sale sotto i vecchi impianti di risalita, si torna dalla stessa parte.

Prada di Monte Baldo, sono possibili diverse escursioni facili nella zona, anche verso Prada Alta.

Zona Novezza e Novezzina, sopra Ferrara di Monte Baldo, ci sono molti itinerari di diversa difficoltà da potere affrontare con le ciaspole.

ATTIVITÀ INVERNALI DETTAGLI

Nella parte relativa al clima abbiamo già visto qualche indicazione utile per la scelta degli itinerari, inoltre qualche elemento in più possiamo ritrovarlo leggendo i dati introduttivi sulle relazioni agli itinerari.
Troveremo in particolare l'indicazione sul periodo consigliato per affrontare gli itinerari nelle condizioni migliori. Inoltre, le indicazioni sul pericolo di valanghe ci aiuteranno a valutare sotto il profilo della sicurezza l'itinerario analizzato.

I dati contenuti nelle tabelle dovrebbero essere sufficienti anche per consentirci di valutare l'impegno fisico-atletico e psicologico richiesto dall'escursione.

Nella pagina dedicata alla scala delle difficoltà, nella sezione informazioni utili trovate tutto quello che riguarda i requisiti e l'equipaggiamento per la scelta e la percorrenza degli itinerari in ambiente innevato.

Nella pagina dedicata alla leggenda delle schede, nella sezione informazioni utili trovate la guida alla lettura ed all'interpretazione dei contenuti delle schede.

Buone escursioni sulla neve a tutti!

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