Giro delle Creste di Pregasina
Escursione EE , per esperti, sulle Alpi del Garda (Nord), attraverso le cime di Nodice, Al Bal, Nara (1376), e le Creste di Reamol
Descrizione breve: questo percorso che inizia a Pregasina, è molto affascinante, si svolge su vecchie mulattiere e sentieri costruiti durante la I° Guerra Mondiale, percorre tutta una serie di creste. E' un giro ad anello di media quota.
- Introduzione
- Descrizione
- Informazioni
Introduzione
Destinatari: è un percorso avventuroso e abbastanza impegnativo, infatti è piuttosto lungo ed il dislivello è discreto. La presenza di diversi tratti di sentiero esposti e non protetti e di qualche canale detritico, lo rendono adatto solo ad escursionisti esperti.
Storia: si tratta di un tracciato che percorre le linee Italiane della I° G.M.. Cima Nodice Italiana, fronteggiava la vicina Cima Capi Austriaca, in mezzo i due eserciti si combattevano. Lungo la cresta correvano tutti i camminamenti italiani che servivano le varie postazioni.
Paesaggi: vista sulla catena delle Alpi di Ledro, il Monte Baldo, il Lago di Garda e quello di Ledro.
Ambiente e natura: belli i boschi lungo il percorso, macchia mediterranea e boschi misti, dopo cima Nara anche un suggestivo bosco con caratteristici pini.
Luoghi storici: tutta la zona, nel corso della I° G.M. è stata interessata dal conflitto, rimangono numerose opere e fortificazioni soprattutto lungo il crinale. Molto interessante la zona di cima Nodice e della Scala Santa, avamposti italiani.
Descrizione
Partenza/arrivo: da Riva del Garda saliremo fino alla Località di Pregasina, dove parcheggeremo, o un po' sopra vicino alla chiesetta (pochi posti) o subito sotto all'ingresso del paese (parcheggio ampio).
Percorso: partiti da Pregasina (535), ci portiamo nei pressi della Scala Santa, dove risaliamo fino a cima Nodice (860). Scesi a Bocca da Lè (800), imbocchiamo il sentiero delle creste, il 430. Saliamo così a Cima al Bal (1.270) e poi a Cima Nara (1.376). Scesi al Passo Rocchetta (1.177), percorriamo in discesa le Creste di Reamol, passiamo per Punta Larici e torniamo a Pregasina.
Tratti particolari: percorreremo due varianti del sentiero base, il 430 (EE), indicate come: "EE sentiero alpinistico per esperti".
1. Tratto EE con passaggi alpinistici di II° grado, circa 50 mt, terreno misto. Salendo verso Cima al Bal, a quota 1.070, rimanendo a destra dopo un promontorio, troviamo il primo cartello "EE 430 Sent. Alpinistico per Esperti".
2. Tratto EE con passaggi alpinistici di II° grado, circa 100 mt, terreno misto. Salendo verso Cima Nara, a quota 1.300, deviamo a destra e saliamo su un evidente crinale roccioso, l'unico che si nota durante l'avvicinamento a cima Nara. Il percorso non è segnato e si collega, alla fine della cresta, con la variante "EE 430 Sent. Alpinistico per Esperti" di Cima Nara, che percorriamo fino al ricongiungimento con il sentiero di base.
Condizioni: il percorso è in buone condizioni per un escursionista esperto. E' ben segnalato ed i sentieri sono puliti.
Varianti:
. evitare la Scala Santa, per diminuire la difficoltà e la lunghezza.
. Rimanere sul sentiero di base 430 EE, per diminuire la difficoltà evitando i tratti particolari "sentieri alpinistici".
. Evitare il sentiero delle Creste di Reamol, per diminuire la difficoltà e la lunghezza.
Consigli
Quando: il percorso, svolgendosi a media quota, è consigliabile da maggio a novembre. In estate direi di andare solo al mattino presto ed in giornate non troppo calde. In inverno è da evitare quando inizia a nevicare e le temperature scendono sotto lo zero.
Altro: per quello che riguarda l'attrezzatura è quella standard per percorsi EE.
Difficoltà
Sono quelle classiche di un percorso EE / Escursionisti Esperti , con difficoltà alpinistica sui tratti particolari indicati sopra, F = Facile (passaggi di II° grado). Ricordo che la difficoltà alpinistica è rapportata alle capacità di un alpinista e non di un escursionista.
Pericoli
I pericoli lungo il percorso, sono quelli classici di un itinerario impegnativo in montagna, esposto e soggetto a caduta sassi. I pericoli sono soprattutto per chi non ha ben presente cosa significhi essere un Escursionista Esperto, consiglio di approfondirlo leggendo l'apposita sezione.
Per maggiori dettagli vedere: Avvertenze Pericoli e anche: Pericoli Oggettivi normalmente presenti in montagna.
Avventura | Storia | ||
Natura | Paesaggi |
Zona: | Monti del Garda (Nord) |
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Categoria: | Escursioni in montagna |
Difficoltà: | EE / Escursionisti Esperti |
Dislivello totale: m. | 2100 |
Durata ore: | 6 |
Informazioni generali: -->>> Si raccomanda di prendere sempre visione delle avvertenze <<<--
tipo di percorso: | anello, esposizione in salita: est e nord, in discesa: est e sud | frequenza passaggi: | fino a Nodice buona, poi in cresta discreta |
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periodo consigliato: | da maggio a novembre, evitare: d'inverno col gelo o neve | stato del percorso: | 2013 - buono per un Escursionista Esperto |
possibilità di ristoro: | due bar con ristorante a Pregasina | valore storico: | alto, attraversa postazioni molto signigicative della I° Guerra M. |
acqua potabile: | nessuna fonte | valore paesaggistico: | molto alto, panorami mozzafiato sui laghi di Garda e Ledro |
punti d'emergenza: | nessuno | valore naturalistico: | buono, da segnalare il bosco di Pino Silvestre dopo cima Nara |
copertura cellulare: | discreta | cartografia: | tutte le principali più quella di Ingarda, zona Lago di Garda Nord |
Descrizione del percorso:
- Partenza da Pregasina, imbocchiamo la forestale che sale verso M.ga Palaer, sen. 422 e 422b, arriviamo fino all'incrocio dove i due percorsi si dividono.
- Incrocio dove si dividono il 422 ed il 422B, proseguiamo per erta rampa in cemento sul 422, quando cambia direzione e spiana proseguiamo fino all'incrocio tra i sen. 422 e 429.
- Incrocio dove si dirama il 429 dal 422, proseguiamo sul sen. 429, lo seguiamo fino ad un bivio con segnavia marrone, non CAI, indicante: "Scala Santa, Cima Nodice".
- Incrocio "Scala Santa" prendiamo la deviazione dal 429 che ci porta verso la "Scala Santa", dopo alcuni metri passeremo attraverso una fessura nella roccia, sovrastata da massi incombenti, e per una scala scavata nella roccia saliremo fino alla Cima Nodice.
- Cima Nodice, sbucati dalla scala nella roccia, troveremo subito una cengia scavata che percorre tutto il versante Sud, con deviazioni di alcuni metri possiamo raggiungere l'osservatorio sulla sommità, in questo momento un po' invaso dalla vegetazione; proseguendo sulla stessa cengia ci colleghiamo al sentiero che scende sul lato Ovest, raggiungiamo così il piccolo Cimitero con Lapide a ricordo degli Alpini caduti. Nei pressi c'è una tettoia con funzione di ricovero e tavolone per mangiare, proseguiamo poi per pochi metri e troviamo la segnaletica di Bocca da Lé (800).
- A Bocca da Lé prendiamo il sen. 430 (EE) in direzione di Cima Nara, proseguiamo costeggiando le trincee fino ad un incrocio non segnato sulle carte e senza segnaletica.
- Incrocio senza segnaletica, prendiamo decisamente a sinistra risalendo un tratto eroso, guardando in alto vediamo un indicazione in marrone "Cima di Bal". Proseguiamo, prima lungo il fianco della montagna e poi lungo la dorsale N-E, dove troviamo qualche passaggio su rocce facili, fino ad un pianoro con spiazzo evidente, qui c'è l'incrocio tra il 430 EE ed il 430 EE variante alpinistica per Esperti.
- Incrocio 430 EE e 430 EE Alpinistico per Esperti, imbocchiamo la variante che presenta passaggini di II° grado ed in breve ci conduce sulla dorsale, poco dopo, ad un insenatura, scendiamo per alcuni metri e ci ricongiungiamo (nei pressi di un villaggio militare Italiano) con il 430 EE.
- Incrocio ricongiunzione 430 EE e 430 EE Alpinistico per Esperti, proseguiamo sul sentiero principale che ci conduce ora alla Cima al Bal (1270), dove inizierà la dorsale sommitale.
- Cima al Bal, proseguiamo per sentiero che rimane sempre nei pressi della cresta, fino alla sella prima della propaggine Nord di Cima Nara, dove inizia una variante di cresta.
- Sella dove inizia la I° variante per Cima Nara non segnata, poco prima di un segnavia sulla destra sale un'esile traccia che si porta subito sulla cresta rocciosa (diff. alpinistica di II° grado), va seguita fino all'incrocio con il sentiero/variante che proviene dal 430 EE principale.
- Incrocio con la II° variante di cima Nara, quella segnata 430 EE alpinistica, proseguiamo dritti sulla variante segnata fino ad arrivare a Cima della Nara.
- Cima della Nara (1.376), dalla cima proseguiamo lungo la bella traccia fino a tornare sul sentiero 430 EE che passa sotto cima Nara sul versante Est.
- Incrocio dove rientra sul 430 EE la variante 430 EE alpinistica, proseguiamo sul sentiero segnato, con vari sali e scendi lungo le cime che incontriamo, fino ad un pianoro con piccola radura, dove troveremo un incrocio non segnato.
- Incrocio non segnato (proprio sul confine di regione, prima del monte Guil), qui prendiamo la variante "scorciatoia" non segnalata (anche se dopo circa 20mt su un sasso c'è un vecchio segnavia) che scende verso il sen. 422; se non troviamo la scorciatoia, dobbiamo allungare (circa 15 minuti) proseguendo fino all'incrocio poco sopra passo Guil (1240), dove all'incrocio possiamo imboccare il sen. 422.
- Immissione variante scorciatoia sul 422, proseguiamo sul 422 fino a Passo Rocchetta.
- Passo Rocchetta, imbocchiamo il sentiero 130 delle Creste di Reamol (EE), molto panoramico. Fino al 2012 non era segnato, ora è segnato e ben tracciato. Arrivati al punto 20 di Bocca Larici, nei pressi della forestale (proprio dove c'è una piazzola per elicottero), proseguiamo verso il promontorio e, dopo essere passati per i ricoveri di Malga Larici, arriveremo a Punta Larici, eccellente punto panoramico su tutto il Lago di Garda.
- Punta Larici punto Panoramico, torniamo sui nostri passi e arrivati alla piazzola dell'elicottero, imbocchiamo un sentiero che sale lungo una trincea, lo seguiamo fino al secondo punto panoramico dove ci sono delle fortificazioni.
- Punta Larici secondo punto Panoramico con fortificazioni, torniamo sui nostri passi fino alla piazzola dell'elicottero, di Bocca Larici.
- Bocca Larici piazzola, sulla destra del tornate sinistrorso della forestale, proprio sotto la piazzola dell'elicottero, scende il sentiero, inizialmente poco visibile e imboscato, poi bello e comodo, lo seguiamo, rimaniamo sul sentiero anche in un punto dove si avvicina alla forestale, continuiamo fino alla confluenza inevitabile sulla strada forestale.
- Quando ci immettiamo sulla forestale, continuiamo per questa fino al parcheggio di partenza.
- Parcheggio di Pregasina.