Ferrata Spigolo della Bandiera, Monte Spino
Via Ferrata D / Difficile, da S. Michele saliamo verso il rifugio Pirlo allo Spino (1.165), che raggiungiamo con la ferrata.
Descrizione breve: il percorso inizia in località Verghere, nella Valle di Sur, risale fino a Cascina Gemelle, dove deviamo per salire la ferrata. Saliamo fino al rifugio e poi rientriamo verso il passo Spino. Lungo il rientro possiamo affrontare anche la ferrata Ernesto Franco, difficoltà: ED - / Estremamente Difficile. Scendiamo poi per ricongiungerci al sentiero di salita.
- Introduzione
- Descrizione
- Informazioni
Introduzione
Destinatari: percorso abbastanza impegnativo, la ferrata presenta alcuni passaggi difficili. La presenza di tratti di collegamento e di qualche canale detritico, esposti e non protetti, lo rendono adatto solo ad escursionisti esperti.
Storia: si tratta di un percorso gestito dal CAI di Salò e che prende il nome dalla Bandiera che svetta sullo spigolo, davanti al Rifugio Pirlo.
Paesaggi: i panorami si aprono all'uscita dalla ferrata, verso il monte Pizzocolo, e le montagne circostanti, in lontananza il Garda .
Ambiente e natura: molto bella la zona dove sbuca la ferrata, per la presenza di prati e pascoli. Proprio al Passo Spino troviamo l'Osservatorio Ornitologico Regionale "A. Duse", uno dei più importanti centri che studiano le migrazioni degli uccelli in Italia. Nel 1929, ospitò la prima campagna di inanellamento. Faceva parte dell'Osservatorio Ornitologico del Garda, coordinato dal Dottor Antonio Duse.
Luoghi storici: tutta la zona nel corso della I° G.M. è stata interessata marginalmente dal conflitto, il rifugio Pirlo allo Spino era un edificio delle retrovie italiane.
Descrizione
Partenza/arrivo: saliremo da Salò o da Gardone Riviera a S. Michele. Da S. Michele saliamo verso il ristorante Colomber, dove proseguiamo verso Loc. Verghere su sterrato. Circa a quota 550 mt. posteggiamo.
Percorso: risaliamo per circa un'ora, su comoda mulattiera, segnavia 1, fino in località Gemelle (952). Qui troviamo il segnavia per la Ferrata Spigolo della Bandiera. Saliamo prima sul greto del torrente e poi attraversiamo a sinistra fino all'attacco. Qui inizia la ferrata che è lunga circa 100 metri. Usciti dalla ferrata, raggiungiamo il rifugio dove possiamo godere di un ottima cucina. Prendiamo poi la forestale con direzione Passo Spino. Dopo 10 minuti raggiungiamo l'inizio della Ferrata Ernesto - Franco, interessante solo per i più esperti. In breve raggiungiamo il Passo Spino (1.160), dove prendiamo il sentiero, con segnavia 1, che scende a destra con indicazione Verghere - S. Michele. Torniamo così alla macchina.
Ferrate: sono due le ferrate che possiamo percorrere.
Spigolo della Bandiera, D / Difficile, circa 100 metri.
. Traverso che porta sullo spigolo, 15 Mt. circa, saliamo attraversando a sinistra su roccia verticale che richiede attenzione nella ricerca degli appoggi per i piedi, qualche passo in aderenza (D).
. Diedro aperto a destra dello spigolo che esce su placca, 20 Mt. circa, saliamo in verticale con tratti abbastanza impegnativi, sempre attenzione agli appoggi per i piedi (D-).
. Tratto verticale a destra dello spigolo, 10 Mt. circa, impegnativo e tecnico (D-).
. Tratto appoggiato di rocce rotte, 20 Mt. circa, meno impegnativo.
. Tratto chiave, passaggio di una propaggine strapiombante, 4 Mt., molto impegnativo, tecnico ed aereo. Bisogna alzarsi sul blocco di fronte al nostro ostacolo e poi entrare in spaccata sulla staffa, afferrare quindi il cavo e salire di forza, (TD).
. Ultimo tratto di cresta, circa 20 Mt., abbastanza facile.
. Qualche salto di roccia non attrezzato da superare, circa 15 Mt., facile.
Ernesto - Franco, ED - / Estremamente Difficile -, circa 100 metri.
. Accesso verso sinistra che porta sulla parete, 4 Mt. circa, saliamo il primo tratto strapiombante, grazie ad una staffa, (TD+).
. Traverso verticale e lungo verso destra, 15 Mt. circa, attraversiamo su roccia verticale che richiede la massima attenzione nella ricerca degli appoggi per i piedi, alcuni passi sono possibili solo in aderenza con opposizione (ED-). E' il tratto dove chi ha fatto male i calcoli con le difficoltà, di solito scivola.
. Uscita strapiombante dalla nicchia, 5 Mt. circa. Probabilmente, nella nicchia, abbiamo approfittato per riposare ed abbiamo capito cosa ci aspetta. Solo fuori dal tetto che abbiamo sopra la testa, troveremo degli appoggi abbastanza comodi che ci permetteranno di adottare una posizione di riposo per le braccia. Andiamo con decisione, con tecnica di opposizione (trazione sulle braccia e spinta per avere aderenza sui piedi), se ne abbiamo abbastanza nelle braccia, riusciamo ad uscire dal tetto, altrimenti cerchiamo di capirlo in tempo per agganciare la longe di sosta. Dovremo raggiungere la piantina all'inizio del prossimo traverso per avere un vero punto di sosta (ED).
. Prosecuzione del traverso verso destra, 20 Mt. circa. Ancora, come sul traverso precedente, attraversiamo inizialmente su placca liscia, poi su roccia verticale che richiede la massima attenzione nella ricerca degli appoggi per i piedi, alcuni passi sono possibili solo in aderenza con opposizione (ED-).
. Tratto verticale, per raggiungere il nuovo traverso a sinistra, circa 4 Mt., con buona tecnica siamo ora su terreno gestibile (D+).
. Traverso in salita a sinistra, lungo linea di debolezza della roccia, circa 25 Mt., se siamo arrivati fin qui ora è gestibile senza affanni (D-).
. Traverso verso destra, 20 Mt. circa, attraversiamo, su roccia abbastanza verticale che offre appoggi per i piedi (D).
. Tratto verticale su placca abbastanza liscia, con qualche piccolo strapiombo, 20 Mt. circa, alcuni passi, anche qui, sono possibili solo in aderenza con opposizione (TD+).
. Uscita e libro di Via.
Condizioni: il percorso è in discrete condizioni per un escursionista esperto. E' ben segnalato ed i sentieri sono puliti.
Stato delle ferrate:
Spigolo della Bandiera, le attrezzature hanno qualche anno, ma sono in buone condizioni e appropriate per il tipo di tracciato. Il cavo che è continuo, non è bloccato/fissato a tutte le staffe (che sono spesso anelli passanti), ma solo al termine di un tratto. Questo impone prudenza nei carichi: non uno per volta sul frazionamento, ma uno per volta sul tratto.
Ernesto - Franco, le attrezzature, abbastanza artigianali (rispetto ai lavori eseguiti a regola d'arte negli ultimi anni), sono in ordine, ma un po' rudimentali e superate per il tipo di tracciato. I cavi sono continui e per gli appoggi non sono presenti staffe. Il diametro e la modalità di posa del cavo non facilitano la progressione. Il cavo non è bloccato/fissato a tutte le staffe (che sono spesso anelli passanti), ma solo al termine di un tratto abbastanza lungo e con qualche morsetto. Questo, anche data la difficoltà, impone molta prudenza nei carichi: non uno per volta sul frazionamento, ma uno per volta sul tratto.
Il rientro non attrezzato, ripido e un po' esposto, richiede prudenza.
Varianti: si può fare un giro ad anello sul Monte Spino, con difficoltà EE .
Consigli
Quando: il percorso, iniziando a bassa quota, è consigliabile nelle mezze stagioni, quindi primavera ed autunno. In estate direi di andare solo al mattino presto ed in giornate non troppo calde. In inverno è da evitare quando nevica o quando le temperature scendono sotto lo zero.
Altro: per quello che riguarda l'attrezzatura è quella standard per percorsi EEA.
Sulla Ernesto - Franco sono indispensabili: guanti e longe fissa per sosta. Consiglio di portare anche una corda, per le manovre d'emergenza (anche eventuali calate) o per assicurare da sopra, sui tratti strapiombanti, i compagni in difficoltà
.
Difficoltà
Sono quelle classiche di un percorso per escursionisti esperti, con difficoltà del tratto attrezzato, per la ferrata dello Spigolo della Bandiera D = Difficile : molto esposta, anche molto lunga, supera qualche breve strapiombo, con passaggi atletici, richiede tecnica di movimento e forza nelle braccia.
Per la Ernesto - Franco la difficoltà è ED = Estremamente Difficile: tracciata a volte volontariamente alla ricerca di uno o più passaggi estremamente difficili
.
Pericoli
I pericoli lungo il percorso, sono quelli classici di un itinerario attrezzato, esposto e soggetto a caduta sassi. E' molto frequentato, anche da gruppi, quindi: solo una persona per tratto ed attenzione a non smuovere sassi o rocce. Sui tratti verticali, fate attenzione alle distanze da chi vi precede, per non essere investiti e travolti in caso di volo. L' Ernesto - Franco è una ferrata fine a se stessa, con lo scopo di mettere alla prova l'abilità e la resistenza dei frequentatori. E' capace di mettere in difficoltà molti esperti. Una volta scivolati e caduti sui tratti orizzontali, sarà molto difficile risalire ai cavi, e se anche si riuscisse, sarà molto difficile proseguire.
Avventura | Storia | ||
Natura | Paesaggi |
Zona: | Monti del Garda |
---|---|
Categoria: | Ferrate e sentieri alpinistici |
Difficoltà: | EEA D / Es. Esperti Difficile |
Dislivello totale: m. | 1280 |
Durata ore: | 3 |
Informazioni generali: -->>> Si raccomanda di prendere sempre visione delle avvertenze <<<--
tipo di percorso: | anello, esposizione in salita: est e sud; in discesa: ovest e sud | frequenza passaggi: | alta nei fine settimana |
---|---|---|---|
periodo consigliato: | mezze stagioni, evitare: d’estate con solleone e d'inverno col gelo | stato del percorso: | 2014: discreti i cavi, buoni i sentieri |
possibilità di ristoro: | Rifugio Pirlo allo Spino | valore storico: | retrovie delle linee italiane durante la I° G.M. |
acqua potabile: | solo presso il rifugio | valore paesaggistico: | discreto, panorami sul Pizzocolo e in lontananza il Garda |
punti d'emergenza: | Rifugio Pirlo allo Spino | valore naturalistico: | buono, prati, pascoli e boschi misti, osservatorio ornitologico |
copertura cellulare: | scarsa | cartografia: | Kompass 694: Parco Alto Garda Bresciano |
Descrizione del percorso:
- Partiremo da Loc. Verghere (550 mt.) dove posteggiamo. Risaliamo per circa un'ora, su comoda mulattiera, segnavia 1, fino in località Gemelle.
- Loc. Gemelle (952), qui troviamo il segnavia per la Ferrata Spigolo della Bandiera. Saliamo prima sul greto del torrente e poi attraversiamo a sinistra fino all'attacco della ferrata. Usciti dalla ferrata raggiungiamo il rifugio dove possiamo godere di un ottima cucina.
- Rifugio Pirlo allo Spino (1.165), proseguiamo per la forestale con direzione Passo Spino. Dopo 10 minuti raggiungiamo l'inizio della Ferrata Ernesto - Franco. In breve raggiungiamo il Passo Spino.
- Passo Spino (1.184), qui prendiamo il sentiero, con segnavia 1, che scende a destra con indicazione Verghere - S. Michele.
- Arriviamo così alla macchina.