Corna Piana dalla Bocca del Creer, Parco Naturale del Monte Baldo
Escursione E, per escursionisti e variante T, per turisti , nella zona dell'Altissimo di Nago, alla scoperta della Riserva Naturale di Corna Piana (1.736). Percorso facile senza ferrata.
Descrizione breve: il percorso si svolge in un contesto ambientale fantastico e offre anche dei panorami suggestivi. Da Bocca del Creer scendiamo per sentiero fino a Malga Bès, qui saliamo per la vecchia strada militare, tra un tripudio di colori, a Corna Piana, attraversiamo poi il pianoro sommitale e rientriamo alla Bocca del Creer. Il percorso prevede una variante, che con un anello semplificato, con difficoltà turistica, senza salire alla cima di Corna Piana, consente comunque di attraversare e visitare la riserva.
- Introduzione
- Descrizione
- Informazioni
Introduzione
Destinatari: percorso rilassante, non lungo, non faticoso e che regala molte soddisfazioni agli amanti della flora e dei panorami. Nella riserva sono possibili itinerari con diversi livelli di difficoltà ed impegno.
. Il percorso escursionistico: Corna Piana senza ferrata, difficoltà E, per escursionisti (questa relazione), che è una variante ridotta e semplificata di quello proposto dai tabelloni tematici (che prevedono, con partenza da San Valentino, anche la facile ferrata del sentiero delle Vipere).
. Il percorso turistico: Corna Piana variante per Turisti, che trovate abbinato come variante in questa relazione, è un giro semplificato, per soddisfare coloro che sono alla ricerca di una semplice camminata.
. Il percorso completo: Corna Piana con ferrata, difficoltà: EEA / F, per esperti, proposto con un'apposita relazione.
Il livello di interesse naturalistico di questa area è molto alto, non è un percorso adatto a chiassose compagnie, va affrontato con attenzione per minimizzare l'impatto sulla flora e sulla fauna.
Storia: la Riserva Naturale Locale di Corna Piana è stata istituita nel 1972 per tutelare un area di elevato pregio ambientale che ospita una grande varietà di specie floreali tra cui diversi endemismi e anche qualche rarità. Nel 2014 è nato il Parco Naturale Locale del Monte Baldo, che ha riunito in un'unica gestione tutte le aree protette della zona.
Paesaggi: lungo la salita e dalla cima si gode di un bel panorama su San Valentino, l'altopiano di Brentonico, il Monte Baldo, il Gruppo del Carega e i monti Lessini.
Ambiente e natura: il percorso si svolge su un rilievo calcareo, caratterizzato a sud da una barriera rocciosa a forma di mezza luna. L'habitat è di alta montagna ed è caratterizzato dalla presenza di cespugli subalpini, pascoli pingui e ambienti rupestri. Quest'area, oltre all'interesse floreale è importante anche per il passaggio di flussi migratori.
Luoghi storici: pur non essendo il motivo principale della visita, la Cima di Corna Piana presenta diversi manufatti delle I G.M., postazioni antiaeree, postazioni d'artiglieria, ricoveri e trincee.
Descrizione
Partenza/arrivo: saliamo da Mori verso Brentonico, superato Brentonico andiamo verso San Valentino dove proseguiamo seguendo le indicazioni per il Rifugio Graziani, posteggiamo nelle apposite aree pubbliche previste nei pressi del rifugio (se arriviamo con l'autostrada l'uscita è Rovereto Sud, Lago di Garda Nord).
Percorso: dal parcheggio (1.617), lasciato il rifugio alle spalle, imbocchiamo in discesa l'ampio sentiero SAT 650 seguendo la segnaletica per Malga Bès. A Malga Bès saliamo fino alle Crone di Bès (1.540) per godere del panorama sulla valle sottostante. Ritornati alla malga imbocchiamo la vecchia carrabile militare che porta sulla cima di Corna Piana (1.736). Dalla cima attraversiamo l'ampio ripiano sommitale scendendo al parcheggio a Bocca del Creer (1.617).
Tratti particolari: nessuno.
Condizioni: il percorso è in buone condizioni, sono però doverosi alcuni distinguo. Il sentiero SAT 650 è in buone condizioni e ben segnalato. Da Malga Bès, per fare il giro della riserva la segnaletica è carente, sono presenti solo alcuni paletti di legno con frecce gialle. Il fondo di questo tratto di sentiero è buono e pulito; unica eccezione, la discesa da Corna Piana a Bocca del Creer sul lato di nord-est (quella che passa sotto le scavate pareti rocciose), che è indicata a metà del pianoro con un paletto con freccia gialla: questo bel tratto in questo momento è poco mantenuto (vista anche la mancanza della sede del sentiero in alcuni punti, direi da un po' di tempo), non fa parte del percorso proposto, va evitato. Invece la discesa a Bocca del Creer sul lato ovest è in ottime condizioni.
Varianti: Giunti a Malga Bès, oltre al percorso previsto dalla relazione, sono possibili le seguenti varianti:
. Corna Piana breve (senza cima), variante del percorso escursionistico, con questa variante si riduce un po' l'impegno fisico e la durata del giro, difficoltà invariata: E, per escursionisti. Saliti da Malga Bès all'incrocio tra mulattiere ad ovest della cima (punto percorso 4), invece che girare a destra per la cima, giriamo a sinistra e seguiamo la mulattiera che poi diventa sentiero e ci porta fino al parcheggio. Sulla cartina seguiremo le frecce arancioni.
. Giro di Corna Piana variante Turistica, senza salire al pianoro sommitale e alla cima, difficoltà: T, Turistica, è interessante per chi è alla ricerca di un tracciato ancora più semplice, questa variante fa scendere la difficoltà e rende il percorso adatto anche ai turisti. La variante inizia a Malga Bès (punto percorso 3), dove continueremo con la comoda forestale che serve la malga, andremo così ad intercettare la SP3 (asfaltata), seguiremo poi la strada in salita fino al parcheggio (passando nei pressi del Rifugio Fos-ce). Sulla cartina seguiremo le frecce prima grigie e poi nere.
Consigli
Quando: il percorso, di medio-alta montagna è praticabile solitamente da maggio a novembre. Le fioriture sono particolarmente interessanti da giugno a inizio agosto. In inverno è da evitare con neve o ghiaccio.
Altro: per quello che riguarda l'attrezzatura è quella standard per percorsi E, escursionistici. Nel caso della variante turistica basta l'attrezzatura prevista per un escursione T, per turisti.
Difficoltà
Sul percorso base, sono quelle classiche di un percorso E, per escursionisti.
Sulla variante turistica, le difficoltà sono quelle di un percorso T, per turisti.
Pericoli
I pericoli lungo il percorso base sono quelli classici di un itinerario escursionistico, con qualche tratto esposto e soggetto a caduta sassi, quindi da percorrere con attenzione, soprattutto se accompagnate persone poco esperte o bambini. Ricordate sempre che su questi tratti si nascondono diversi pericoli e bisogna essere sempre vigili.
Lungo il tracciato turistico i pericoli sono quelli classici di un itinerario che si svolge in mezzo alla natura, su sentieri, lungo i fianchi di una montagna. Cadute e scivolate, così come qualche sasso che cade, temporali con fulmini, morsi di insetti o rettili, sono sempre possibili. Prestare sempre attenzione a dove vi muovete, al tempo, a dove appoggiate le mani, serve sicuramente a ridurre i rischi. Quindi procedete sempre vigili, soprattutto se accompagniate persone poco esperte o bambini. Le poche insidie di questo percorso, sono destinate ad aumentare per chi si avventura fuori dalle strade e dai sentieri.
Per maggiori dettagli:
Avvertenze Pericoli
e anche:
Pericoli Oggettivi
normalmente presenti in montagna.
Prendere sempre visione:
Avvertenze contenuti del sito ed esonero da ogni responsabilità.
Avventura | Storia | ||
Natura | Paesaggi |
Zona: | Monte Baldo (Altissimo) |
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Categoria: | Escursioni in montagna |
Difficoltà: | E / Escursionisti |
Dislivello totale: m. | 460 |
Durata ore: | 2 |
Informazioni generali: -->>> Si raccomanda di prendere sempre visione delle avvertenze <<<--
tipo di percorso: | anello, esposizione in salita: sud e nord, in discesa: nord e sud | frequenza passaggi: | medio-alta, soprattutto nei fine settimana |
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periodo consigliato: | da maggio a novembre, meglio gi-lu-ag; evitare con neve-ghiaccio | stato del percorso: | 2014: buoni i sentieri, da buona a sufficiente al segnaletica |
possibilità di ristoro: | Rifugi: Graziani e Fos-ce e ristoranti e bar a S. Valentino | valore storico: | medio, postazioni I G. M. sulla Cima di Corna Piana |
acqua potabile: | non presente | valore paesaggistico: | alto, Altopiano di Brentonico, Altissimo, Carega e Lessini |
punti d'emergenza: | S. Valentino ed i Rifugi | valore naturalistico: | molto alto, flora endemica e rara, boschi di montagna, verdi pascoli |
copertura cellulare: | discreta / buona | cartografia: | tutte le principali: Monte Baldo Nord |
Descrizione del percorso:
- E = escursionistico: 1-7
Dal posteggio alla Bocca del Creer (1617), lasciato il rifugio alle spalle, imbocchiamo in discesa l'ampio sentiero SAT 650 seguendo la segnaletica per Malga Bès. - All'incrocio (1529), dove dal sentiero SAT 650 si dirama verso San Giacomo il sentiero SAT 633, rimaniamo sul primo sentiero, direzione Malga Bès.
- A Malga Bès (1507), senza indicazioni o percorso preciso (una traccia di sentiero ci sarebbe, la visibilità dipende dalla stagione e dai passaggi), andiamo ad intercettare la carrabile che vediamo salire di fronte a noi, in modo sinuoso, trasversalmente verso sinistra; la seguiamo fino al prossimo incrocio. Questo è il tratto esposto a sud, dove le fioriture iniziano prima, c'è da perdere una giornata per ammirare e fotografare tutte le varietà floreali presenti.
- All'incrocio (1687), dove c'è un paletto di legno con freccia gialla, su un tornante destrorso, con una mulattiera proveniente da sinistra (possibile variante per accorciare), proseguiamo a destra in salita verso la cima, ormai vicina.
- Dalla cima (1736) si gode uno stupendo panorama sulla zona sottostante e su tutte le montagne che la circondano. Scendiamo al pianoro sottostante andando verso nord-ovest e ci dirigiamo verso alcuni piccoli rilievi rocciosi.
- Sul pianoro (1681) incontriamo un paletto di legno con una freccia gialla che indica a destra, a destra c'è il rientro sul versante nord-est che costeggia le pareti rocciose a nord di Corna Piana, bello, interessante, ma in questo momento sporco e in parte senza sede, lo evitiamo. Proseguiamo verso il sentiero principale, prima dritto e poi leggermente a sinistra, ci ricongiungeremo così con il sentiero principale di questa zona, quello che scende poi sul versante nord-ovest alla Bocca del Creer (rimarremmo quindi nell'ultimo tratto a sinistra dell'ultimo promontorio roccioso che incontriamo).
- Parcheggio di Bocca del Creer (1617).
- T = turistico: 1-3 (punto 3, rimane sulla forestale)
Dal posteggio alla Bocca del Creer (1617), lasciato il rifugio alle spalle, imbocchiamo in discesa l'ampio sentiero SAT 650 seguendo la segnaletica per Malga Bès. - All'incrocio (1529), dove dal sentiero SAT 650 si dirama verso San Giacomo il sentiero SAT 633, rimaniamo sul primo sentiero, direzione Malga Bès.
- A Malga Bès (1507), possiamo scegliere di continuare il giro con la variante più facile, che abbassa la difficoltà, in questo caso percorriamo la comoda forestale che ci conduce fino alla strada provinciale 3, quella asfaltata, seguiamo poi in salita la strada asfaltata fino al parcheggio dove abbiamo lasciato la macchina. Subito dopo l'incrocio con l'asfalto c'è la deviazione per raggiungere il Rifugio Fos-ce.
- Parcheggio di Bocca del Creer (1617).