Monte Creino da Nago, percorso storico della Prima Guerra Mondiale
Escursione E, Tematica, nella zona dello Stivo, salita al Monte Corno e al Monte Creino (1290), partendo da Nago.
Descrizione breve: il percorso tematico, sul fronte della Grande Guerra, proposto con questa relazione, è in grado di soddisfare tutte le aspettative di un escursionista. Paesaggi, ambiente e storia, sono gli elementi caratterizzanti questo percorso. Partendo da Nago, risaliamo la dorsale sud del Monte Corno, poi il monte Brugnolo ed in fine il Monte Creino, il rientro avviene passando per Campedello e S. Tome.
- Introduzione
- Descrizione
- Informazioni
Introduzione
Destinatari: percorso per buoni camminatori, un po' impegnativo, per il dislivello, sui mille metri e per lo sviluppo, di circa 14 chilometri.
Può essere di soddisfazione, sia per chi è alla ricerca di una bella escursione ad una quota non elevata e quindi buona per tutte le stagioni, sia per chi vuole percorrere un itinerario storico della I G.M..
Alcuni tratti, indicati come tracce, sono avventurosi e richiedono attitudine a muoversi al di fuori dei percorsi segnati.
Storia: si tratta di una zona per lungo tempo dimenticata, recentemente sono stati riaperti dei sentieri e ripuliti alcuni siti che testimoniano le vicende belliche. Esiste un progetto per creare un parco tematico sull'area di Malga Fiavei, speriamo che possa concretizzarsi.
Paesaggi: i punti panoramici sul Lago di Garda e sulle valli sottostanti, sono straordinari, in una bella giornata si possono scattare delle fotografie fantastiche.
Ambiente e natura: attraverseremo il castagneto di Nago, poi saliremo in boschi di latifoglie, attraverseremo boschi di abeti e di faggi secolari, arriveremo così sui prati e sugli orti di montagna del Monte Creino.
Luoghi storici: si tratta di un percorso, che si sviluppa lungo quella che era la seconda linea fortificata austroungarica, passando per il Monte Perlone, il Monte Corno e le fortificazioni delle Batterie di Prea Busa, il Monte Brugnolo e il Monte Creino. Quest'ultimo era un importante presidio strategico, dotato di osservatori, postazioni in caverna per artiglierie e ricoveri, il tutto collegato da trincee e camminamenti. Tutte queste aree sono state recentemente recuperate e rese visitabili.
Nella zona attorno al castagneto, poco sopra Nago, si sviluppa un ampia rete di sentieri, sono stati ideati due percorsi tematici: uno di guerra ed uno naturalistico. In questa escursione, poiché puntiamo alla zona sommitale, non ho inserito questi sentieri e le relative località da visitare, si sarebbe allungato troppo il tempo di percorrenza.
Descrizione
Partenza/arrivo: il percorso inizia a Nago, dove parcheggiamo nel grande parcheggio dietro la rotonda principale, quella per scendere poi a Torbole; se arriviamo con l'autostrada l'uscita è Rovereto Sud, Lago di Garda Nord (15 minuti dal casello).
Percorso: dal parcheggio (220), per sentiero, saliamo al Castagneto di Nago (410) e a Dorsale Tre Croci (450). Saliamo poi lungo il crinale del Monte Corno, passando per le fortificazioni di Prea Busa (730), per il Monte Brugnolo (1177) (tratti con tracce), e giungiamo cosi sulla cima del Monte Creino (1290). Visitiamo le postazioni della guerra, in ottime condizioni e iniziamo a scendere sul versante Sud, verso il Castelletto (1106). Dal Castelletto, scendiamo per sentiero, ai campi coltivati della Val di Gresta, dove troviamo la Chiesetta di S. Rocco (840). Scendiamo infine, prima a Campedello e poi, passando per la Chiesetta di S. Tomè, rientriamo a Torbole (quest'ultimo tratto, molto bello per i panorami finali, è reso abbastanza monotono dalla stradina asfaltata, chiusa al traffico, che dobbiamo percorrere).
Tratti particolari:
. WP 9 quota 820, il costone prima di Malga Fiavei: tracce senza segnaletica, possibile restare sul sentiero, +10';
. WP 10 quota 900, la mulattiera sopra il costone: pulita ma senza segnaletica, possibile restare sulla forestale, +10';
. WP 13 quota 1020, l'attraversamento del Monte Brugnolo: tracce senza segnaletica, possibile restare sulla forestale, +30';
. WP 19 quota 1050, il sentiero di discesa dal Castelletto: abbastanza pulito ma senza segnaletica, possibile restare sulla forestale, +10'
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Condizioni: il percorso dove c'è il sentiero è in buone condizioni, per un escursionista. La segnaletica è presente su parte dei sentieri, è assente sulle tracce e sui tratti particolari sopra indicati.
Varianti: nella descrizione del percorso, ho riportato le varianti da percorrere, per evitare i tratti particolari.
Consigli
Quando: il percorso, si svolge a bassa quota ed è quindi buono per ogni stagione, d'inverno, data l'esposizione, la neve dura poco e la temperatura è spesso gradevole.
Da evitare soltanto: in estate con giornate troppo calde e d'inverno, nei rari periodi, quando nevica a bassa quota ed il percorso si complica e diventa in alcuni punti anche pericoloso
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Altro: per quello che riguarda l'attrezzatura è quella standard per percorsi Escursionistici, che prevede sempre: cartina, bussola e altimetro.
Difficoltà
Sono quelle classiche di un
percorso E, per escursionisti,
le insidie particolari di questo percorso, per chi fa il tracciato base, possono essere l'orientamento, dove non c'è la segnaletica, ma soprattutto dove bisogna seguire / capire le tracce.
Chi non è pratico di tracce e terreni avventurosi, eviterà il Costone e la salita diretta al Monte Brugnolo. Le deviazioni da effettuare per bypassare questi due punti avventurosi, allungano un po' il percorso, ma lo rendono adatto a tutti gli escursionisti. Nella descrizione del percorso indico anche i percorsi alternativi
.
Pericoli
I pericoli lungo il percorso, sono quelli classici di un itinerario escursionistico, con qualche tratto esposto e soggetto a caduta sassi. Alcuni tratti, sia di sentiero, sia di percorsi per visitare le postazioni di guerra, sono sopra pareti verticali, quindi da percorrere con molta attenzione, soprattutto se accompagnate persone poco esperte o bambini. Inoltre, sui tratti particolari, bisognerà fare sempre molta attenzione ai precipizi sul versante Sud e valutare attentamente eventuali condizioni insidiose del terreno.
Per maggiori dettagli:
Avvertenze Pericoli
e anche:
Pericoli Oggettivi
normalmente presenti in montagna.
Prendere sempre visione:
Avvertenze contenuti del sito ed esonero da ogni responsabilità.
Avventura | Storia | ||
Natura | Paesaggi |
Zona: | Stivo -Bondone (Monte Stivo) |
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Categoria: | Escursioni in montagna |
Difficoltà: | E / Escursionisti |
Dislivello totale: m. | 2120 |
Durata ore: | 6 |
Informazioni generali: -->>> Si raccomanda di prendere sempre visione delle avvertenze <<<--
tipo di percorso: | anello, esposizione in salita: ovest e sud; in discesa: ovest e sud | frequenza passaggi: | bassa in salita, alta sul Creino, bassa in discesa |
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periodo consigliato: | tutte le stagioni; evitare: estate giornate calde, inve. neve-ghiaccio | stato del percorso: | 2014: buono sui sentieri, le tracce sono avventurose |
possibilità di ristoro: | nessuna | valore storico: | molto alto, attraversa le seconde linee Austriache della I G.M. |
acqua potabile: | nessuna | valore paesaggistico: | molto alto, panorami sul Lago di Garda e sulle valli circostanti |
punti d'emergenza: | S. Barbara, Campedello, S. Tome | valore naturalistico: | buono, bei boschi e belle le campagne della val di Gresta |
copertura cellulare: | buona | cartografia: | tutte le principali: Lago di Garda Nord e presso Ingarda carte locali |
Descrizione del percorso:
- Partenza da Nago, 220, parcheggio della rotonda, percorriamo la rotonda ed imbocchiamo la strada (indicazioni per la falesia del Belvedere) che sale verso Nord e diventa poi mulattiera, proseguiamo fino ad un bivio con tabellone dei percorsi della zona.
- All'incrocio con tabellone, 230, imbocchiamo la mulattiera che sale a destra (indicazioni castagneto), poco dopo c'è un secondo bivio, a sinistra si va verso la falesia e la salita classica al castagneto, noi teniamo la destra e proseguiamo sul bordo del costone (sentiero dei "paloni", più panoramico e divertente); il sentiero ci porterà nei pressi di un traliccio per poi deviare a sinistra (bolli rossi) e tornare ad incrociare il sentiero classico del castagneto.
- All'incrocio, 350, dove c'è la ricongiunzione dei sentieri, proseguiamo verso Nord in direzione del castagneto, lungo questo tratto, c'è la deviazione (consigliata) per vedere una fuciliera ben conservata e molto panoramica, ritornati, raggiungiamo il castagneto.
- Arrivati al castagneto, 410, non proseguiamo a sinistra per la forestale, andiamo a destra e imbocchiamo il sentiero che, poco sopra, esce dal castagneto in salita verso Nord; arriviamo così, ad un nuovo incrocio con la forestale.
- All'incrocio con la forestale, 440, proseguiamo verso Sud (lungo il tragitto, ignoriamo le indicazioni per il sentiero 637 e per la Busa dei Capitani), fino ad un ampio terrapieno, siamo così arrivati in località Dorsale Tre Croci (palina segnaletica).
- Alla località Dorsale Tre Croci, 450, imbocchiamo la stretta mulattiera che sale ai bordi dei prati (proprio sopra la palina, a destra dei segnavia di legno), non è il sentiero 637 attuale (che allungherebbe il giro passando per la Busa dei Capitani) è il 637 vecchio. Lungo la salita, ad un certo punto, il nostro sentiero si ricongiunge con il 637 (attuale) e prosegue con questo segnavia. Arriviamo cosi ai primi resti delle fortificazioni militari austriache; proseguendo, prima di una serie di costruzioni militari, la mulattiera incrocia un sentiero che sale a destra.
- Incrocio, 680, tra la mulattiera ed il sentiero che devia a destra, saliamo lungo il sentiero e ci portiamo sulla mulattiera parallela che, sulla dorsale, prosegue in salita verso Est, arriviamo così all'incrocio con la forestale del Corno, su un tornante.
- Incrocio, 730, sul tornante della forestale, imbocchiamo il sentiero che in direzione Sud sale sul crinale verso le fortificazioni di Prea Busa, appena recuperate, assolutamente da visitare; riprendiamo poi il sentiero 637 verso est fino a quota 820.
- Deviazione Costone quota 820, arrivati lungo il sentiero ad un punto dove sale a sinistra sopra un dosso, noi lo lasciamo e andiamo per tracce a destra verso il costone, una volta raggiuntolo, lo risaliamo con percorso libero. Il costone è molto divertente e panoramico. La variante, per evitare il costone, prevede di continuare a percorrere il sentiero 637, senza deviazioni, sbucati sulla forestale di Malga Fiavei, svoltare a destra ed arrivare al punto panoramico.
- Al punto panoramico, 900, sul sentiero che arriva da Malga Fiavei, dovremo fare molta attenzione, la bella variante qui proposta è poco visibile; appena spiana ed inizia evidente la traccia che porta a Malga Fiavei, troveremo sulla destra una traccia che prosegue in direzione Est, la seguiamo, e sapremo che è giusta, per i bolli giallo limone che dopo un po' inizieremo ad incontrare. Vale sempre l'avvertimento che sulla destra c'è un precipizio. Sbucheremo su un pianoro e poco dopo incroceremo una forestale.
- Arrivati su una forestale, 980, proseguiamo pochi metri verso Nord ed incrociamo il collegamento, che sale alla forestale "Ziresole", quella che collega S. Barbara a Pannone; lo imbocchiamo in salita, verso Est, ed arriviamo così sulla forestale appena menzionata.
- Arrivati sulla forestale "Ziresole", 1000, la percorriamo in direzione Ovest, fino ad un ampia sella, dove la strada svolta decisamente ad Ovest e va ad incrociare, dopo pochi metri, la forestale del Corno, quella principale che scende da S. Barbara a Bolognano.
- Alla curva a Ovest, 1020, poco prima dell'incrocio tra le forestali Ziresole e Corno, avremo davanti tre sentieri che salgono quasi paralleli, purtroppo, tutti e tre si imboscano quasi subito, quello più battuto è quello centrale, che presenta a tratti una piccola traccia, che ci segnala dove proseguire. Il percorso risale la dorsale Sud-ovest del Brugnolo. Inizialmente, rispetta alla dorsale, staremo sul versante Nord,e dopo un fitto bosco di abeti rossi troveremo un bel bosco di faggi, tra i faggi, il tracciato è molto evidente. Poi, dove il bosco cambia ed il terreno inizia ad essere sassoso, la traccia si trasferisce sul versante Sud della dorsale, diventa a tratti un po' esposta e scivolosa. Da qui in poi anche se la traccia principale a volte si perde, mantenendosi bassi, verso la zona esposta, si può proseguire fino alla sella subito dopo la cima del Monte Brugnolo. Se per qualsiasi motivo non si riuscisse a seguire la traccia sul versante sud, basterà salire sulla dorsale, un po' imboscata, e proseguire sempre in salita fino alla cima del Brugnolo. La variante per bypassare questo tratto, prevede la percorrenza del sentiero 637 fino a S. Barbara, da S. Barbara si prende il sentiero che porta sul Creino.
- Dove il sentiero sbuca sui prati coltivati, 1150, la parte avventurosa è finita, basterà seguire le tracce che, sempre tenendo il precipizio a Sud, ci porteranno fino alla croce e poi alla cima.
- Monte Creino, 1280, qui troveremo le imponenti fortificazioni, della seconda linea Austriaca, sono in ottimo stato, grazie all'eccellente lavoro di ripulitura e consolidamento fatto dai volontari. Seguiremo il segnavia F18, attraverso: osservatori, postazioni, trincee e gallerie. Al termine, scesi da una scala, dopo poco, arriviamo ad un incrocio con una forestale.
- Arrivati alla forestale ,1250, con segnavia F18, proseguiamo in direzione Sud ed arriviamo subito alla Fuciliera.
- Alla radura della fuciliera, 1240, dove troviamo anche lo spazio per pic-nic, facendo attenzione, possiamo visitare anche i depositi. Usciamo poi, dalla zona della fuciliera in direzione Sud, per un sentiero riconoscibile per il segnavia posto per le biciclette, passeremo attraverso alcune trincee e poi il sentiero inizierà a scendere verso loc. Castelletto.
- Incrocio loc. Castelletto, 1106, andando verso il promontorio troviamo un bel punto panoramico. Tornati all'incrocio, dov'è indicato il sentiero F6 per Gole, procediamo in direzione opposta verso Ovest, proseguiamo per un po', fino ad un incrocio dove c'é un evidente traccia sulla sinistra.
- Incrocio sentiero di discesa, 1050, non si sbaglia nemmeno se si prosegue sulla forestale, il sentiero, pur presentando dei tratti ingombri da piante cadute, accorcia un po' lo sviluppo; sotto, poco dopo il punto di ricongiunzione con la forestale, si taglia per i campi per collegarsi ad una strada di campagna che porta sull'asfalto, vediamo la chiesetta dove ci stiamo dirigendo.
- All'incrocio con asfalto, 840, proseguiamo verso N-O, passiamo per la chiesetta rurale di S. Rocco ed arriviamo all'incrocio per scendere a S. Tomè (con indicazioni).
- All'incrocio per S. Tomè, 835, prendiamo a sinistra e scendiamo prima a Campedello, poi, sempre per comodo asfalto, al punto di partenza; durante la discesa passeremo per la località di S. Tomè, sopra Nago, dove c'è una bella chiesetta molto panoramica.
- Parcheggio di Nago.