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IL LAGO DI GARDA E LA SUA STORIA: PRIMA GUERRA MONDIALE

SETTORE FORTIFICATO LAGO DI GARDA NORD: LUOGHI E PERCORSI

Introduzione

Monti del Garda e Alpi di Ledro: Storia

Monti del Garda: luoghi e percorsi

Alpi di Ledro: luoghi e percorsi

Settore Fortificato del Lago di Garda Nord: Storia

Settore Fortificato del Lago di Garda Nord: luoghi e percorsi

Monte Baldo e Valle di Gresta: Storia

Valle di Gresta: luoghi e percorsi

Monte Baldo: luoghi e percorsi

 

In questa pagina troviamo la descrizione e gli itinerari delle seguenti fortificazioni:

 

 

MAPPA SETTORE FORTIFICATO DI RIVA

FORTIFICAZIONI DEL PONALE

Queste fortificazioni si trovano dislocate in vari punti lungo la strada del Ponale, la vecchia strada, che collegava Riva alla valle di Ledro. Le opere di difesa, iniziano alla prima galleria e continuano fino alle Zete del Ponale, dal lago, si estendono fino alla soprastante parete Est di Cima Capi, detta anche Sperone.

 

TAGLIATA DEL PONALE Strassen - sperre

Ponale

Chiamata anche forte Teodosio (c’è una targa che ricorda i ritrovamenti di antiche monete e monili nel 1860), è il forte più importante di questo settore, situato proprio sulla strada del Ponale, gli ingressi sono alla terza galleria ex seconda galleria.

Dalla parte sommitale della fuciliera e dell’osservatorio c’è un belvedere a picco sul lago.

costruzione:

1904 – 1918

condizioni:

in buone condizioni, ma mai restaurata, per problemi di stabilità geologica del versante. La parte in galleria è chiusa e non visitabile, molto bella la parte sulla dorsale, aperta e visitabile anche se mancano tutti i parapetti e le protezioni. Pericoli presenti, fare molta attenzione.

tipologia:

IV generazione: calcestruzzo armato a putrelle di ferro o opere direttamente in galleria. Disposta su diversi livelli, corrazzati fuori terra o scavati nella roccia, occupa circa un chilometro di gallerie, tra collegamenti, postazioni e locali di servizio. L’ingresso principale, raggiunto da una piccola linea ferroviaria, avveniva direttamente dalla strada del Ponale. Da questo livello si estendeva, nella roccia, fino al livello del lago. La galleria disponeva di due pesanti portoni blindati ed era predisposta per l’autodistruzione con cariche esplosive. Sopra la galleria c’erano le postazioni blindate, l’osservatorio e le fuciliere. All’ingresso Nord della galleria principale c’era la casermetta del corpo di guardia (tuttora visibile anche se in cattive condizioni). Il forte della Tagliata era collegato con una galleria al Forte Avanzato “Wachhaus”, che occupava la successiva bancata rocciosa 80 metri a Sud, sopra la successiva galleria. Questo forte era collegato al Bunker situato nella gola dello Sperone (che difendeva l’acquedotto) che era a sua volta collegato con il Defensionmauer e con le gallerie alla base della parete Est di Cima Rocca.

armamento:

2 cannoni da 9 cm M4 in caverna, mitragliatrici e fuciliere.

cenni:

la funzione di questa imponente opera, era la difesa della strada del Ponale e dell’acquedotto dello Sperone. Riuscì sempre ad interdire l’accesso ai nemici.

accesso:

dalla strada del Ponale, ora comoda perdonabile, difficoltà: T, 0,20’ h, da Riva del Garda. Attenzione: è accessibile solo la parte esterna, non mantenuta, su terreno esposto e senza protezioni.

 

FORTE AVANZATO Wachhaus

Situato 80 metri a Sud, rispetto alla Tagliata del Ponale, è chiamato anche Forte Rosso "Rotes Werk", l'ingresso è in una curva prima della successiva galleria. La fuciliera sommitale, offre un ottimo panorama.

La fuciliera sommitale, offre un ottimo panorama.

costruzione:

inizio del 1900 (non ci sono dati precisi).

condizioni:

in cattive condizioni il bunker di accesso alla parte in galleria, mai restaurato e invaso dalla vegetazione. La parte in galleria è chiusa e non visitabile, molto bella la parte posta sulla dorsale, con le fuciliere, accessibile con difficoltà alpinistica.

tipologia:

IV generazione: calcestruzzo armato a putrelle di ferro o opere direttamente in galleria. Disposto su diversi livelli, scavati nella roccia, con postazioni per mitragliatrici e una fuciliera sulla dorsale sommitale del costone. L’ingresso principale avveniva direttamente dalla strada del Ponale. Il forte era collegato, a Nord, alla Tagliata del Ponale con una galleria. Inoltre era collegato, a Sud, al bunker posto nella gola dello Sperone, per la difesa dell’acquedotto. Il bunker della gola era a sua volta collegato con il Defensionmauer e con le gallerie alla base della parete Est di Cima Rocca.

armamento:

Cannoni in caverna, mitragliatrici e fuciliere.

cenni:

la funzione di questa opera, posta a sud della Tagliata del Ponale era quella di permettere alla Tagliata di approntare tutte le misure difensive necessarie in caso di attacco. Riuscì sempre ad interdire il passaggio ai nemici.

accesso:

dalla strada del Ponale, ora comoda perdonabile, difficoltà: T, 0,25’ h, da Riva del Garda. Attenzione: è visibile solo la parte esterna, poco sopra la strada, l’accesso lungo la dorsale è alpinistico.

 

BUNKER ACQUEDOTTO SPERONE

Posto a Sud, rispetto alla Tagliata del Ponale, si trova a 300 metri dal Forte Avanzato, l’ingresso è nella valle dello Sperone, a circa 100 metri dalla torre dell’ex Acquedotto dello Sperone, circa 40 metri sopra la strada, l’ingresso è posto a nord, al termine di un breve rampa di scale.

costruzione:

inizio del 1900 (non ci sono dati precisi).

condizioni:

in cattive condizioni, mai restaurato, infiltrato dall’acqua e circondato dalla vegetazione. Pericoli presenti, fare molta attenzione.

tipologia:

III - IV generazione (probabilmente): calcestruzzo armato. E’ composto da un grande camerone, con feritoie verso la strada del Ponale. L’ingresso è posto sul lato Nord ed era collegato, a Nord, al Forte Avanzato. Era anche collegato a Sud  con il Defensionmauer e con le gallerie alla base della parete Est di Cima Rocca.

armamento:

mitragliatrici e fuciliere.

cenni:

la funzione di questo presidio, a sud della Tagliata del Ponale, era quella di difendere l’acquedotto che portava l’acqua a Riva.

accesso:

dalla strada del Ponale, ora comoda perdonabile, difficoltà: T, 0,35’ h, da Riva del Garda. Il bunker è attualmente visitabile con molta attenzione.

 

DEFENSION MAUER

Situato ad una quota di 470 metri, 500 metri a Sud, in linea d'aria, rispetto alla Tagliata del Ponale, 150 metri sopra i tornati (Zete) del Ponale. Era il presidio avanzato. Oltre al Defension Mauer, a quota 470, le principali opere militari di questa area avanzata erano: le postazioni in galleria sopra le zete del Ponale, il bunker in cemento lungo il sentiero del Bech, a quota 630 circa, le postazioni sul promontorio sotto cima capi (dove finisce il sentiero del Bech), tra quota 600 e 700.

costruzione:

1898

condizioni:

in discrete condizioni, recentemente è stato ripulito e reso visitabile. Pericoli presenti, fare molta attenzione. Anche i ruderi delle altre postazioni avanzate, sul sentiero del Bech e sopra le zete del Ponale, sono visitabili con attenzione.

tipologia:

III generazione: calcestruzzo armato e locali in caverna. Il nucleo fortificato principale è composto da un grande camerone e da una lunga fuciliera in cemento armato, con feritoie verso Sud. Era collegato, a Nord, alla Tagliata del Ponale, passando per il bunker e per il Forte Avanzato.

armamento:

mitragliatrici e fuciliere.

cenni:

la funzione di questa opera, posta a sud della Tagliata del Ponale, era quella di difendere la parte bassa del versante Est dello Sperone. Fu conquistato dagli italiani nell’aprile del 1916.

accesso:

da Nord, per il sentiero “Defension Mauer”, difficoltà: E, 1,30’ h, da Riva del Garda;

da Ovest, per il sentiero “Defension Mauer”, difficoltà: EE, 1,00’ h, da Biacesa.

Il bunker è attualmente visitabile.

 

BLOCKHAUS

Situato sulla strada del Ponale, poco a Nord, rispetto alla Tagliata del Ponale. Era un presidio blindato.

costruzione:

inizio del 1900 (non ci sono dati precisi)

condizioni:

non visibile.

tipologia:

postazione blindata per mitragliatrici.

armamento:

mitragliatrici.

cenni:

la funzione di questa postazione era la difesa della strada del Ponale.

accesso:

dalla strada del Ponale, ora comoda perdonabile, difficoltà: T, 0,20’ h, da Riva del Garda

 

FORTE BELLAVISTA

Chiamato anche Batteria Bellavista o della Madonnina, è situato all’imbocco della strada del Ponale. Sopra il forte in corrispondenza della prima galleria c’è il Belvedere.

costruzione:

1913 – 1914

condizioni:

ora c’è un ristorante.

tipologia:

IV generazione: calcestruzzo armato a putrelle di ferro e opere direttamente in galleria. Sopra il bunker con i cannoni, c’era la fuciliera e scavato nella roccia l’osservatorio.

armamento:

quattro cannoni da 9 cm M7 a tiro rapido, due postazioni per mitragliatrici e fuciliere.

cenni:

la funzione di questa imponente opera era la difesa del porto di Riva. A punta Lido c’era un’altra batteria con la stessa funzione. Inoltre Tra le due batterie c’era una catena galleggiante munita di mine. Da questo sbarramento prende il nome la piazza del porto vecchio di Riva: Piazza Catena.

accesso:

dal troncone della vecchia strada per Limone.

 

 

Percorsi alle fortificazioni del Ponale:

FORTIFICAZIONI DEL MONTE TOMBIO

I forti si trovano a 853 metri di quota, su un monte a Ovest di Riva, nei pressi della località di Campi, si tratta di un insieme funzionale di opere difensive.

 

FORTE TOMBIO

Tombio Werk

E' il nucleo principale di questa piazzaforte, era una fortezza abbastanza moderna, corazzata, ben armata e ben difesa, situata sulla cima del Monte Tombio. Tecnicamente, per alcuni aspetti costruttivi, era un opera sperimentale dove si studiavano le modalità di utilizzo del cemento armato; nonostante questo, allo scoppio del conflitto, nel 1915, alcune lacune iniziavano già a manifestarsi: troppo esposto e visibile, troppo ravvicinate le cupole e migliorabili le armature del cemento. Il complesso era servito da una comoda strada carrabile, tuttora utilizzata per accedere al forte, all'ingresso troviamo sulla destra il posto di guardia, subito dopo un piazzale, a sinistra del piazzale sul dosso il forte Tombio Piccolo, sempre sulla sinistra dello spiazzo c'era la caserma della guardia (ruderi), salendo verso il forte, sulla destra della strada, troviamo ricoveri e magazzini ricavati in caverne nella roccia. Subito sopra la garitta della guardia inizia il muro di difesa, attrezzato con fuciliere e postazioni per mitragliatrici, il muro si sviluppava lungo tutto il perimetro nord-ovest del monte. Andando verso il forte incontreremo anche l'impluvio artificiale per la raccolta dell'acqua piovana e le cisterne.

costruzione:

1909 – 1914

condizioni:

ruderi, distrutto dopo la guerra dai recuperanti per prelevare il ferro, si possono comunque visitare alcune strutture, alcuni locali e alcune caverne. Pericoli presenti, fare molta attenzione. Il forte sorge su un'area privata recintata, dove vengono ospitati animali da pascolo, i proprietari consentono a visitatori: educati, rispettosi ed attenti, di accedere a proprio rischio e pericolo per visitare la zona. Una raccomandazione importante, vista la presenza di pecore, tenete sempre i cani al guinzaglio.

tipologia:

IV generazione: calcestruzzo armato a putrelle di ferro, cupole corrazzate e riflettori a scomparsa. Disposto su due piani corrazzati fuori terra, occupava la sommità del monte. Aveva una pianta rettangolare (circa 40x20) ed era circondato da un ampio fossato. Era collegato da una galleria all'Avancorpo Sud (Linker Annex), struttura ad un piano, anch'esso corrazzato, aveva la funzione di presidiare la valle del torrente Albola.

armamento:

4 obici da 10 cm in torre corrazzata girevole, 12 mitragliatrici, tre potenti riflettori e un osservatorio. La guarnigione di tutte le opere del Tombio era di circa 160 uomini.

cenni:

presidio con più funzioni: la difesa del crinale fortificato della Valle di Ledro, lo sbarramento in caso di discesa a valle degli assalitori, il supporto alla difesa del lago e alle operazioni sul versante Est del fronte.

accesso:

da Nord-ovest, si sale con comoda stradina, difficoltà: T, 0,30’ h, da località Zumiani ai Campi di Riva.

Per la visita dei ruderi occorre molta attenzione, sono presenti pericoli di tutti i tipi, per prudenza è consigliato rimanere al di fuori dell'area occupata dai forti.

 

PICCOLO TOMBIO

Rechter Annex

E’ il secondo nucleo di questa piazzaforte, anche detto Fortino Annesso, situato 100 metri a Nord-est rispetto al forte principale, era una fortezza moderna, corazzata, di ultima generazione. Praticamente, rispetto al piazzale che si trova all'ingresso dell'ara, si trova in cima al dosso sulla sinistra della garitta, vicino ai resti della casermetta della guardia.

costruzione:

1909 – 1914

condizioni:

ruderi, distrutto dopo la guerra dai recuperanti per prelevare il ferro, si può visitare qualche struttura. Il dosso e la vegetazione nascondono profondi baratri e i pericoli presenti sono maggiori che al forte principale, fare tantissima attenzione. Il forte sorge su un'area privata recintata, dove vengono ospitati animali da pascolo, i proprietari consentono a visitatori: educati, rispettosi ed attenti, di accedere a proprio rischio e pericolo a visitare la zona. Una raccomandazione importante, vista la presenza di pecore, tenete sempre i cani al guinzaglio.

tipologia:

IV generazione: calcestruzzo armato a putrelle di ferro, cupole corrazzate e riflettori a scomparsa. Disposto su tre piani corrazzati fuori terra, aveva una pianta rettangolare (circa 20x10), era collegato con una galleria ad una postazione blindata per mitragliatrici. I due forti, Tombio e Piccolo Tombio, erano collegati da una trincea.

armamento:

2 cannoni e 2 mitragliatrici più riflettori.

cenni:

la funzione di questo presidio era quella di sbarrare la discesa a valle degli assalitori.

accesso:

da Nord-ovest, si sale con comoda stradina, difficoltà: T, 0,30' h, da località Zumiani ai Campi di Riva. La postazione blindata delle mitragliatrici è visitabile.
Si possono visitare con molta attenzione i ruderi, che sono molto pericolosi, sotto il dosso si aprono numerosi baratri in cui è facile cadere.

 

TAGLIATA CAMPI-PRANZO

E’ la parte complementare al piccolo Tombio, per controllare la viabilità Campi – Pranzo, era situata direttamente sulla strada.

costruzione:

1909 – 1914

condizioni:

dopo i lavori di ampliamento e rifacimento della galleria stradale che collega i Campi con Pranzo sembrano essere spariti anche i ruderi.

tipologia:

III - IV generazione: calcestruzzo armato. Una struttura blindata per il presidio e due cancelli.

armamento:

fuciliera, la tagliata era supportata dalle mitragliatrici della postazione collegata al Piccolo Tombio.

cenni:

la funzione di questo presidio era il controllo dei movimenti lungo la strada.

accesso:

direttamente sulla strada Pranzo – Campi.

 

 

Percorsi alle fortificazioni del Monte Tombio:

FORTIFICAZIONI DEL MONTE BRIONE

I forti si trovano sul monte Brione, piccola altura, molto panoramica, di 375 metri, che si innalza nel fondo valle tra Riva e Torbole.

 

FORTE SAN NICOLO’

Strand Batterie e Felsbatterie

E' il primo forte che si incontra alle pendici del Brione. Collocato direttamente nell'area del Porto di San Niccolò, si vede anche transitando sulla strada tra Riva e Torbole. Poco sopra il forte c'era la Batteria Sud, già obsoleta all'inizio del conflitto non fu utilizzata, al suo posto venne costruita la Felsbatterie (Batteria nella Roccia), che si trova nell'area della villa Favancourt, proprio a monte del Forte San Nicolò. Tra Forte San Nicolò e la Batteria Bellavista, lungo il lago c'erano: la Batteria di Punta Lido, e la Batteria a Lago "Seebatterie" (alla spiaggia dei Pini).

costruzione:

1860 – 1861 ammodernato nel 1911 - 1912.

condizioni:

ottime è una struttura ben conservata, è stato ristrutturato per renderlo più adatto ad usi civili modificandone in parte l’aspetto e demolendo la struttura della cannoniera fronte lago corrazzata realizzata  nel 1911/12.

tipologia:

I generazione: casamatta di pietra, ammodernata tra il 1911/12 con un ampliamento lato lago, questo ampliamento in calcestruzzo armato aveva una corazzatura moderna. Fu dotato di potenti riflettori per controllore il lago di notte. La Felsbatterie era invece un'opera in caverna di ultima generazione.

armamento:

4 cannoni da 15 cm con l'aggiunta poi di 6 cannoni da 9 cm M04. La Felsbatterie disponeva di 2 cannoni da 9 cm M4.

cenni:

la funzione era duplice, controllo del lago con artiglierie e riflettori, ma anche tagliata con portone per il controllo del traffico.

accesso:

dal porto di San Nicolò.

 

FORTE GARDA

Garda Werk

Situato sempre lungo il costone Sud del Monte Brione, un centinaio di metri sopra il forte San Nicolò, era il forte più moderno del Brione. Senza fronzoli stilistici era abilmente mimetizzato con il terreno circostante. Era collegato alla Batteria Mortai dotata di pezzi da 15 - 30 cm, in barbetta. L'entrata è su una stradina a nord ed è preceduta da una garitta in bunker e da un bunker di guardia con postazioni, chiamato "Wachhaus"; l'edificio principale è disposto in parte su due e in parte su tre piani.

costruzione:

1904 – 1907

condizioni:

fortunatamente dopo un secolo di abbandono è stato recentemente recuperato e reso visitabile.

tipologia:

IV generazione: calcestruzzo armato a putrelle di ferro, cupole corrazzate. Visto da nord appare come un edificio sinuoso appoggiato al crinale.

armamento:

4 obici da 10 cm in torre corrazzata girevole, 2/4 cannoni da 8 cm e tre mitragliatrici. Aveva un osservatorio montato su una torre corrazzata girevole e un riflettore da 9 cm per il controllo del lago.

cenni:

la funzione era duplice, controllo del lago con artiglierie e riflettori, ma anche supporto alle operazioni sul Baldo e sul versante di Ledro.

accesso:

da Sud, per il sentiero del Brione, difficoltà: T, 0,15’ h, da porto San Nicolò.

 

BATTERIA DI MEZZO

Mittel Batterie

Questo forte è situato sempre lungo il costone Sud del Monte Brione, quasi sulla cima, a Nord del forte Garda. Verso sud, furono costruiti dei passaggi che lo collegavano con postazioni ed osservatori in galleria, gallerie che si affacciano sulla parete rocciosa Sud-est del monte. Lungo il versante Est, scendeva la seconda linea di difesa contro eventuali sbarchi, questa linea risaliva poi, dalla parte di Nago, sul Monte Perlone, dove c’erano postazioni di artiglieria e fuciliere, tuttora visibili.

costruzione:

1885 - 1888

condizioni:

discrete, il forte è visitabile solo all’esterno, è in attesa di lavori di sistemazione, le gallerie sono invece visitabili con attenzione e prudenza, si entra dalla stradina asfaltata che sale alle antenne.

tipologia:

II - III generazione:  calcestruzzo e muratura

armamento:

4 cannoni da 12 cm M96 in casamatta corazzata, 2 mitragliatrici, fuciliere, un osservatorio. Nel 1916 i cannoni erano solo due.

cenni:

la funzione del forte era quella di difendere la zona ad Est, quindi la zona del Monte Baldo, quella di Nago e quella di Torbole.

accesso:

da Sud, per il sentiero del Brione, difficoltà: T, 0,45’ h, da porto San Nicolò.

 

BATTERIA NORD - F. SAN ALESSANDRO

Nord Batterie

Chiamato anche Campedell, è situato sulla sommità del Monte Brione, è il più a Nord dei forti qui presenti. Quando venne rimaneggiato, per il conflitto, fu dotato di una stazione radiotelegrafica. Poco sotto il forte abbiamo la Casamatta Cretti, che fungeva da polveriera.

costruzione:

1860 – 1862 ripristinato nel 1908.

condizioni:

pessime, invaso dalla vegetazione ed in fase di disfacimento. Si trovano in quest’area molti siti militari abbandonati. Pericoli presenti, fare molta attenzione.

tipologia:

I generazione: casamatta di pietra e postazioni in barbetta.

armamento:

6 cannoni da 12 cm, poi 4 cannoni da 10 cm, più una batteria antiaerea e due cannoni di piccolo calibro. Nel 1916 aveva 3 cannoni da 15 cm M61. Sembra che ad un certo punto, viste le carenze strutturali del forte, i cannoni fossero stati sostituiti con copie finte in legno.

cenni:

la funzione del forte era quella di coprire la zona a Nord ed a Est, quindi la zona dello Stivo, del Monte Baldo, quella di Nago e quella di Torbole.

accesso:

da Sud, per il sentiero del Brione, difficoltà: T, 1,10 h, da porto San Nicolò.

 

BATTERIA OVEST

Grotta  Batterie

Si trova sulle pendici Nord-ovest del Brione, proprio sopra l’abitato di Grotta, è ben visibile. Scendendo dal Forte S. Alessandro, ci sono tutta una serie di strutture: Casamatta Cretti, Polveriere, le postazioni della linea difensiva che scendeva in località Sabbioni, per collegarsi al trincerone, e le postazioni in galleria e in bunker che servivano per la difesa del monte sul versante Ovest, di cui fa parte anche la Batteria Ovest.

costruzione:

1911

condizioni:

immerso nella vegetazione. Pericoli presenti, fare molta attenzione.

tipologia:

III – IV generazione: calcestruzzo armato e muratura

armamento:

3 cannoni da 12 cm M61 nel 1916.

cenni:

la funzione del forte era quella di coprire la zona a Ovest: difendendo la seconda linea di sbarramento e le retrovie del Brione; in questa area, si trovano diversi depositi di materiali ed esplosivi.

accesso:

da Ovest, per il sentiero della Pace, difficoltà: E, 0,25’ h, da San Alessandro.

 

 

Percorsi alle fortificazioni del Monte Brione:

FORTIFICAZIONI DI NAGO

I forti si trovano a Nago, in corrispondenza della vecchia strada che saliva da Torbole. Quello superiore è posto poco sopra quello inferiore, costituivano un unico presidio. A Nago era presente anche una batteria con due pezzi da 9 cm M75/96, ospitata dentro i ruderi del Castel Penede.

 

FORTE SUPERIORE

E’ l’elemento di maggiori dimensioni, la cannoniera su due livelli, otto cannoniere al primo piano, sei al secondo.

costruzione:

1860 – 1862

condizioni:

ottime, è una struttura ben conservata, è stato ristrutturato per renderlo più adatto ad usi civili modificandone in parte l’aspetto.

tipologia:

I generazione: casamatta di pietra, su due livelli, con aspetto esteriore curato e decorazioni.

armamento:

1 obice da 15 cm M 61, 4 cannoni da 12 cm M 73, 10 da 10 cm M 63, poi anche 6 cannoni da 9 cm 75/96, fuciliere. Completamente disarmato all'inizio del conflitto.

cenni:

la funzione di questo complesso era quella di controllare il passaggio lungo il Passo di S. Giovanni. Controllava sia la strada che scende a Torbole, sia quella che scende ad Arco. Il forte superiore era la sede dell’artiglieria. I forti furono disarmati, perché obsoleti, all’inizio del conflitto; i cannoni trasferiti in strutture più idonee.

accesso:

si sale per una stradina sopra la vecchia strada Nago – Torbole.

 

FORTE INFERIORE

E’ l’elemento di minori dimensioni, sempre su due piani, era la tagliata collocata direttamente sulla strada per Torbole.

costruzione:

1860 – 1862

condizioni:

ottime è una struttura ben conservata, è stato ristrutturato per renderlo più adatto ad usi civili modificandone in parte l’aspetto.

tipologia:

I generazione: casamatta di pietra, su due livelli.

armamento:

due cannoni di piccolo calibro e fuciliere.

cenni:

la funzione di questo complesso era quella di controllare il passaggio lungo il Passo di S. Giovanni. Il forte inferiore era la tagliata, costituita da due portoni distanziati, collocati sulla strada che da Nago scendeva a Torbole.

accesso:

direttamente sulla vecchia strada Nago – Torbole.

 

 

Percorsi ai forti di Nago:

FORTIFICAZIONI DEL MONTE CORNO

Questa linea di fortificazioni si trova sopra Nago, lungo la dorsale Sud-ovest che collega il Monte Creino all'abitato di Nago. Tutto il crinale era fortificato con postazioni di artiglieria, che battevano il monte Baldo Nord e la Valle del Lago di Loppio. Questi forti erano prevalentemente scavati nella roccia e ben mimetizzati. Sono stati abbandonati per molto tempo, negli ultimi anni una serie di lavori di pulizia e recupero li hanno resi visitabili.

 

MONTE PERLONE

BUSA DEI CAPITANI

350 – 450 metri, le fortificazioni del Monte Perlone sono situate proprio sopra l’abitato di Nago, nei pressi del castagneto. Un po’ più in basso, sul versante Sud (sopra il paese) troviamo tre fuciliere ben conservate, nella zona retrostante troviamo diversi ricoveri, caverne e postazioni, tra queste “La Busa dei Capitani” e il “Pra delle Cornale”. tutti ripuliti e visitabili.

costruzione:

non esistono dati precisi.

condizioni:

le fuciliere, i ricoveri e parte delle gallerie sono stati ripuliti e sono visitabili. Merita una visita: la fuciliera panoramica sopra Nago e la Busa dei Capitani, sede di comando di settore, dove in un locale recuperato e restaurato sono presenti due bassorilievi, uno dell’imperatore Francesco Giuseppe ed uno dell’arciduca Carlo d’Asburgo, entrambi con firma, e meritano una visita anche i resti del villaggio in zona Pra delle Cornale.

tipologia:

fortificazioni di vario tipo.

armamento:

nel 1916 erano presenti 2 cannoni da 9 cm M75/96 e 3 da 12 cm M61, tre fuciliere.

cenni:

la funzione di questo complesso era quella di controllare la piana tra Torbole ed Arco, era infatti collegato alla linea difensiva arretrata che attraversava le campagne, la linea scendeva dal Brione in prossimità della Batteria di Mezzo.

accesso:

da Sud, per sentiero, difficoltà: E, 0,50’ h, da Nago – Torbole.

 

MONTE CORNO

PREA BUSA

730 metri, queste fortificazioni si trovano lungo il sentiero che risale da Nago sul Monte Corno. Sono costruite principalmente nella roccia e le postazioni si affacciano sulla piana di Nago, proprio in dirimpetto al Monte Baldo.

costruzione:

non esistono dati precisi.

condizioni:

ottime, sono state appena recuperate con lavori ben eseguiti, sono visitabili con attenzione.

tipologia:

IV generazione: si tratta di una serie di postazioni collegate tra loro, costruite all’interno di gallerie nella roccia.

armamento:

cannoni da 120

cenni:

la funzione di questo complesso, era quella di appoggiare le operazioni sul versante Nord del Monte Baldo e di difendere Nago in caso di avanzata degli italiani.

accesso:

da Sud, per sentiero, difficoltà: E, 1,40’ h, da Nago – Torbole.

 

 

Percorsi ai forti del Monte Corno:

 

MAPPA INTERATTIVA DEGLI ITINERARI DEL SETTORE 2 (NORD): SETTORE FORTIFICATO DI RIVA

I segnapunto colorati hanno la funzione di agevolare la ricerca in base alla difficoltà del percorso:

Verde

nessuna difficoltà

comoda visita

Giallo

nessuna difficoltà

passeggiata

Azzurro

difficoltà T

per turisti

Blu

difficoltà E

per escursionisti

Rosso

difficoltà EE

per escursionisti esperti

Rosa

difficoltà EEA

per esc. esperti con attrezzatura da ferrata

Viola

difficoltà Alpinistica

per alpinisti

 


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