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IL LAGO DI GARDA E LA SUA STORIA: PRIMA GUERRA MONDIALE

MONTI DEL GARDA: LUOGHI E PERCORSI

Introduzione

Monti del Garda e Alpi di Ledro: Storia

Monti del Garda: luoghi e percorsi

Alpi di Ledro: luoghi e percorsi

Settore Fortificato del Lago di Garda Nord: Storia

Settore Fortificato del Lago di Garda Nord: luoghi e percorsi

Monte Baldo e Valle di Gresta: Storia

Valle di Gresta: luoghi e percorsi

Monte Baldo: luoghi e percorsi

 

In questa pagina troviamo la descrizione e gli itinerari dei seguenti sotto gruppi:

 

 

MAPPA MONTI DEL GARDA E ALPI DI LEDRO - 1° Settore

GRUPPO DEL CAPLONE

E' il gruppo montuoso più a Sud tra quelli qui considerati, è compreso tra la Valvestino (S), Tremosine (E), Lago di Garda (E), Lago d'Idro (O) e la Val Lorina (N).

 

CAPLONE

1976, Monte, (Cablone o Cima delle Guardie), è la cima più alta dei Monti del Garda. La zona compresa tra i Monti Caplone e Tombea è di primaria importanza per la flora e la fauna. Grandioso il panorama a 360°, si vede anche tutta la Valvestino.

cenni:

durante il conflitto mondiale fu la prima cima importante conquistata nel settore ovest. Rimase poi per il resto del conflitto una zona di retrovia, gli italiani costruirono la carrozzabile che sale a Tombea, attraversa il Caplone e scende in Val Lorina. Questa strada rimane la testimonianza più interessante del conflitto. Ci sono molte caverne di guerra e mulattiere di arroccamento, purtroppo spesso abbandonate ed invase dalla vegetazione.

accesso:

la strada Tombea, Caplone, Lorina, si è conservata in ottimo stato e rappresenta l’accesso principale e più comodo alla zona, si può accedere a questa strada o da Magasa, salendo ai Fienili di Rest, o da Tremosine, salendo a Malga Lorina di Tremosine. Difficoltà: T, 2 h circa.

 

TOMBEA

1950, Cima, compresa tra Bocca di Cablone e Passo di Tombea.

cenni:

vale quanto detto per il Caplone.

accesso:

vale quanto detto per il Caplone essendo ad esso collegata dalla carrozzabile.

 

STINO

1467, Monte, situato sopra il paese di Capovalle con vista sul Lago d’Idro.

cenni:

vi si trovano alcune fortificazioni ed in una galleria il locale museo storico della I G.M..

accesso:

da Capovalle per comoda stradina.

 

SPESSA

1821, Cima, situata sopra il Lago d’Idro con stupenda vista sul lago e sull’Adamello.

cenni:

è stata la prima cima conquistata il primo giorno di guerra, il 24 maggio 1915.

accesso:

da Sud, su sentiero, difficoltà: E, 1 h, si imbocca nei pressi dell’ex Rifugio Alpo.

 

Percorsi nel sotto-gruppo del Caplone:

CATENA DI CIMA AVEZ

Dorsale che si sviluppa da Bocca Lorina (SO) fino al Passo di Tremalzo (NE), è delimitata dalla Valle di S. Michele (S) e dalla Val Lorina (N), la catena è quindi a Sud-Ovest rispetto a Tremalzo.

 

AVEZ

 1.895, Cima, la più alta del crinale, sotto la cima sono presenti prati che in primavera fioriscono in modo rigoglioso.

cenni:

durante il conflitto l’esercito italiano costruì una carrozzabile che collegava il crinale a Passo Tremalzo.

accesso:

facilmente accessibile da Passo Tremalzo per la carrozzabile, aperta al traffico fino a Passo del Dil (1.726), difficoltà: T, 1 h.

 

FRATONE

 1.795, Cima, è situata a sud di Cima Avez, con un bel panorama verso il Caplone e sulla Val Lorina.

cenni:

qualche traccia di mulattiere della guerra.

accesso:

  • da Nord su sentiero, difficoltà: E, 1 h, da Cima Avez;
  • da Sud su traccia di sentiero, poco visibile in estate, in parte attrezzato, difficoltà: EE, 1,30 h da Bocca di Lorina (1.431).

 

Percorsi nel sotto-gruppo della Catena di Cima Avez:

CATENA DI TREMALZO

Si sviluppa tra il Lago di Garda (E), la Valle di Ledro (N) e il Lago d'Ampola (O), è il nucleo centrale e più selvaggio a Sud del Lago di Ledro. Anche questa zona è eccezionale dimora di endemismi e rarità floreali.

 

TREMALZO

1.975, Monte,  situato proprio al vertice dell’omonima conca, dove una volta c’erano gli impianti di risalita e le piste da sci. Panorama eccellente e ricchezza floreale sono indiscutibili.

cenni:

durante il conflitto era uno snodo cardine per le attività belliche sul fronte della Valle di Ledro. L’esercito italiano costruì una carrozzabile che collegava Tremosine a Passo Tremalzo, passando per la Valle di Bondo e Passo Nota. Questa ardita e ingegnosa opera è tuttora uno dei fulcri, per penetrare questo territorio. Questa zona fu conquistata già nella primavera del 1915 e divenne la seconda linea fortificata italiana. Sono presenti caverne, osservatori e postazioni.

accesso:

per sentiero da Sud (costone Pareghec), difficoltà: E (qualche breve tratto esposto), 1 h, dal parcheggio presso il Rifugio-Albergo Garda.

 

MAROGNA E BELVEDERE

1.953, Corno della, è una cima a Sud-est di Monte Tremalzo, proprio sopra la galleria sommitale della ex strada militare Tremalzo – Passo Nota. Ottimo panorama su tutta la zona.

cenni:

qualche traccia di mulattiere della guerra.

accesso:

  • prima si sale alla selletta sopra la galleria, dall’imbocco nord o sud della galleria;
  • la cima si sale da Nord su sentiero, difficoltà: E, 0,30’ h dalla selletta;
  • il belvedere si sale da Sud su sentiero, difficoltà: E, 0,10’ h dalla selletta.

 

NOTA

1.208, Passo (e Monte), situato a Est di Monte Tremalzo, si trova in una conca prativa, dove c’è il Rifugio F.lli Pedercini, situato in una ex caserma della Guardia di Finanza.

cenni:

sede di comando e nodo strategico per la logistica del fronte, vi transitavano le principali arterie che servivano il fronte di tutta l’area. Oltre alla strada di guerra che sale a Tremalzo, giungendo al Passo Nota dalla valle di Bondo, abbiamo la strategica carrozzabile che va a servire l’area del fronte verso il Carone e Pregasina e quella che serviva la catena Traversole - Corna Vecchia. Sono presenti, molte fortificazioni ed il cimitero militare.

accesso:

su comoda stradina carrabile da Vesio, poi essendo uno snodo si può accedere comodamente da tutti i versanti.

 

SCLAPE

1.538, Cima, è la più alta della dorsale che si sviluppa a Sud di Monte Tremalzo, tra le Valli di Bondo e di S. Michele. Sulla dorsale, tra questa e il Monte Zenone troviamo: Punta Molvina (1.528) e Cima delle Volte (1421).

cenni:

anche questa dorsale è stata fortificata in previsione di un eventuale contrattacco austriaco.  Sul versante ovest si sviluppa la vecchia mulattiera militare, con gallerie (molto bella), che collega in quota tutta la dorsale.

accesso:

per tracce, difficoltà: EE, 1 h., da Bocchetta di Nansesa.

 

ZENONE

1.424, Monte, della dorsale che si sviluppa a Sud di Monte Tremalzo, tra le Valli di Bondo e di S. Michele. Punto molto panoramico e suggestivo.

cenni:

anche questa dorsale è stata fortificata in previsione di un eventuale contrattacco austriaco.  Sul versante ovest si sviluppa la vecchia mulattiera militare, con gallerie (molto bella), che collega in quota tutta la dorsale.

accesso:

da Sud-est, lungo il costone, con sentiero, difficoltà: EE, 0,30’ h., dalla mulattiera che attraversa il versante Ovest della dorsale.

 

Percorsi nel sotto-gruppo della Catena di Tremalzo:

CATENA DEL CORNO DI CASET

A Bocca Casèt, a Nord di Tremalzo, inizia una catena rocciosa, che con direzione Nord-est arriva fin sul Lago di Ledro (NO), è compresa tra la Val di Scaglia (S) e il Lago d'Ampola (N).

 

CASET

1.760, Monte, è la prima cima della catena è subito a Nord di Bocca Casèt, è l’unica comoda da raggiungere.

cenni:

durante il conflitto, era la prima cima di una direttrice chiave per le attività belliche sul fronte della Valle di Ledro, soprattutto nell’estate del 1915.

L’esercito italiano costruì una mulattiera per collegarla a Bocca Casèt e poi un sentiero che arrivava fino al Monte Corno, l’ultima cima, proprio a picco sul Lago di Ledro. Sono presenti caverne, un osservatorio e postazioni.

accesso:

da Sud, per vecchia mulattiera, difficoltà: E, 1 h, dal parcheggio di Bocca Casèt.

 

CORNO PICCOLO,

C. GRANDE

1.779 e 1760, Corni, sono le due principali cime rocciose della parte centrale della catena, catena che, in questo tratto, si sviluppa in uno scenario austero di guglie dolomitiche.

cenni:

vale quanto detto per Cima Casèt, vi transita un sistema di sentieri della guerra.

accesso:

da Sud o da Nord, vi passa il sentiero attrezzato “Mora-Pellegrini”, difficoltà: EEA;

 

CORNO

1.731, Monte, è l’ultima e la più panoramica cima della catena, si affaccia proprio sul Lago di Ledro.

cenni:

era, per gli italiani, l’avamposto più avanzato e centrale sulla Valle di Ledro; la cima era fortificata, ci sono diverse rovine di postazioni.   

accesso:

da Sud per sentiero, difficoltà: E, 0,15’ h, dal Bochèt del Corno di Casèt.

 

Percorsi nel sotto-gruppo della Catena del Corno di Casèt:

GRUPPO DEL MONTE CARONE

A Est di Passo Nota inizia il gruppo montuoso del Monte Carone, è compreso tra il Lago di Garda (E), la Forra del Ponale (N), la Val Fontanine e la Val di Bondo (O).

 

CARONE

1.621, Monte, è la prima cima della catena ed anche la più alta; splendido il panorama sul Garda e sul Baldo.

cenni:

durante il conflitto era probabilmente il più importante presidio italiano sul versante ovest del lago. Si possono osservare le mura delle tante costruzioni, che componevano il villaggio militare italiano. Inoltre sono presenti diverse fortificazioni, postazioni circolari per cannoncini antiaerei, caverne e trincee.

L’esercito italiano costruì una carrabile, per collegare Passo Nota alle postazioni del fronte, questa passa sotto il Monte Carone. Per salire sul Carone, al riparo dell’artiglieria austriaca, fu costruita una ardita mulattiera, che supera un ripido canale erboso e roccioso.

accesso:

da Sud-Est, per vecchia mulattiera, difficoltà: E, 2 h, da Leano.

 

VIL

1.580, Cima,  situata a Nord del Carone, è ad esso collegata con una stretta dorsale.

cenni:

troviamo fortificazioni, caverne e trinceramenti, era il dislocamento avanzato delle postazioni del Carone.

accesso:

sul versante Ovest del Carone è stata riaperta la vecchia mulattiera che collegava i due Monti, difficoltà: EE, 0,15’ h, dalla cima del Carone.

 

GUIL

1.208, Passo,  situato a Sud-est del Carone; esiste anche il Monte Guil  (1322) a Nord-est del Passo.

cenni:

troviamo fortificazioni, caverne e trinceramenti, era un punto strategico per arrivare a Pregasina, fortificato per resistere in caso di attacco degli austriaci.

accesso:

da Nord, su comoda forestale, difficoltà: T, 1 h, da Leano.

 

ROCCHETTA

1.159, Passo,  situato a Sud-est del Monte Carone.

cenni:

troviamo fortificazioni, caverne e trinceramenti, era un punto strategico per arrivare a Pregasina e per dominare il Lago di Garda. La linea fortificata di difesa, che scendeva dal Carone e passava per: Punta Mois, Passo Guil, Monte Guil, Passo Rocchetta, Monte Palaer e Punta Larici, era fortemente presidiata in quanto essenziale per supportare la proiezione delle nostre truppe verso Riva del Garda.

accesso:

  • da Sud-ovest, su comoda mulattiera, difficoltà: T, 0,30’ h, da Passo Guil;
  • da Nord-est, su mulattiera, difficoltà: E 0,30’ h, da Malga Palaer.

 

PALAER

1.078, Monte,  situato a Est di Passo Rocchetta, sotto, nella conca, c’è l’omonima Malga Palaer.

cenni:

troviamo fortificazioni, caverne e sul versante Sud, esposti sul lago, i camminamenti; era un punto strategico per dominare il Lago di Garda. La linea fortificata di difesa che scendeva dal Carone e passava per: Punta Mois, Passo Guil, Monte Guil, Passo Rocchetta, Monte Palaer e Punta Larici, era fortemente presidiata in quanto essenziale per supportare la proiezione delle nostre truppe verso Riva del Garda.

accesso:

  • da Ovest, per il sentiero delle Creste di Reamol, difficoltà: EE, 0,30’ h, da Passo Rocchetta;
  • da Est, per il sentiero delle Creste di Reamol, difficoltà: EE, 0,30’ h, da Bocca Larici.

 

LARICI

908, Punta,  situata a Sud di Pregasina. E’ senza dubbio, sul versante ovest del lago, il più bel punto panoramico sul Lago di Garda Nord. Poco sotto la punta, c’è Bocca Larici e tra questa e la punta c’è Malga Larici (possibilità di ricovero).

cenni:

troviamo fortificazioni, caverne e trincee, era un punto strategico per dominare il Lago di Garda. La linea fortificata di difesa che scendeva dal Carone e passava per: Punta Mois, Passo Guil, Monte Guil, Passo Rocchetta, Monte Palaer e Punta Larici, era fortemente presidiata in quanto essenziale per supportare la proiezione delle nostre truppe verso Riva del Garda. Punta Larici è il punto panoramico, le postazioni di guerra a picco sul lago, si trovano 100 metri a nord del punto panoramico.

accesso:

da Nord, per comoda forestale, difficoltà: T ( E, l’ultimo tratto), 1 h, da Pregasina.

 

NARA

1.376, Cima della,  situata lungo il crinale che dal Monte Guil prosegue verso Nord, è la cima più alta delle Creste di Pregasina. Il Panorama è su entrambi i Laghi, Ledro e Garda.

cenni:

troviamo fortificazioni, caverne e sul crinale i camminamenti, fu teatro di aspri combattimenti nell’estate del 1915, durante l’avanzata per occupare la zona di Pregasina.

accesso:

 

AL BAL

1.260, Cima, situata lungo il crinale che dal Monte Guil prosegue verso Nord, è la seconda cima delle Creste di Pregasina. Il Panorama è su entrambi i Laghi, Ledro e Garda.

cenni:

troviamo fortificazioni, caverne e sul crinale i camminamenti, fu teatro di aspri combattimenti nell’estate del 1915, durante l’avanzata per occupare la zona di Pregasina. Salendo da Bocca da Lè, lungo il crinale di Nord-est, affacciato a Sud, troviamo i resti del Villaggio Militare italiano della I G.M..

accesso:

da Nord, per il sentiero delle Creste di Pregasina, difficoltà: EE, 3,15’ h, da Pregasina.

 

NODICE (Nodic)

852, Cima, situata a Nord di Pregasina, domina tutta la forra e quindi la strada del Ponale, fronteggia la Rocca e lo Sperone (Cima Capi). Panorama su Riva e sulla Rocchetta.

cenni:

troviamo tuttora i resti di diverse fortificazioni che testimoniano l’importanza strategica di questa postazione. Questa cima, che fu teatro di aspri combattimenti, fu l’ultima ad essere conquistata in questa zona, il 22 di ottobre del 1915. Sulla sommità troviamo l’osservatorio ed alcune postazioni, collegati sul crinale sud da camminamenti scavati nella roccia. Per salire alla cima dal versante Sud, protetti dal tiro nemico, i soldati scavarono nella roccia una serie di gradini, questo accesso è conosciuto come: “Scala Santa di Nodice”.

Sul versante Sud-ovest, troviamo un piccolo cimitero militare con monumento ai caduti, una caverna e un ricovero con tavolo.

accesso:

da Sud, per sentiero, difficoltà: E, 1,10’ h, da Pregasina, l’ultimo tratto ha difficoltà: EE.

 

FORTINI

1243, Bocca, situata tra il Passo di Bestana ed il Monte Carone, sulla carrozzabile che collega tutto il versante. Sulla carrozzabile, proseguendo verso passo Guil, dopo 10’, troviamo il Bivacco Segala (sempre aperto).

cenni:

troviamo tuttora i resti di diverse fortificazioni; da qui parte la mulattiera che collega il Monte Carone sul versante Sud, suggestiva perché scavata nella roccia.

 

accesso:

da Ovest, per comoda forestale, difficoltà: T, 0,30’ h, da Passo Nota.

 

TRAVERSOLE

1.444, Monte, è la cima più alta della dorsale che si sviluppa a Sud di Passo Nota, tra le Valli di Bondo e del Singol.

cenni:

anche questa dorsale è stata fortificata in previsione di un eventuale contrattacco austriaco.  Sul versante ovest si sviluppa la vecchia carrabile militare, che in prossimità delle gallerie della Corna Vecchia, diventa mulattiera (molto bella). Questa stradina collega, tagliando in quota tutta la dorsale, Passo Nota a Vesio.

accesso:

per tracce, difficoltà: EE, 0,20’ h., dalla carrozzabile delle gallerie della Corna Vecchia.

 

CORNA VECCHIA E CORNO NERO

1.415 e 1.402, sono le due cime centrali della dorsale che si sviluppa a Sud di Passo Nota, tra le Valli di Bondo e del Singol. Sulla stessa dorsale verso Sud troviamo poi: Punta della Brusa (1288), Cima della Selva (1278) e poi Cima Sospiri.

cenni:

anche questa dorsale è stata fortificata in previsione di un eventuale contrattacco austriaco. Sul versante ovest si sviluppa la vecchia carrabile militare, che in prossimità delle gallerie, della Corna Vecchia, diventa mulattiera (molto bella). Questa stradina collega, tagliando in quota tutta la dorsale, Passo Nota a Vesio.

accesso:

per sentiero sul versante Est, difficoltà: EE, 1,30’ h., da Dalco o da Passo Nota.

 

SOSPIRI

1.266, è la cima più alta nella parte Sud della dorsale che si sviluppa a Sud di Passo Nota, tra le Valli di Bondo e del Singol. Proseguendo verso Sud ci sono ancora: Dalvra Alta (1082) e un po’ staccato il Monte Bestone (917), quest’ultimo, molto interessante per il panorama unico che offre sul Lago di Garda.

cenni:

ultima parte della dorsale è attraversata, sul versante ovest, dalla vecchia carrabile militare della Corna Vecchia. Questa stradina collega, tagliando in quota tutta la dorsale, Passo Nota a Vesio.

accesso:

per tracce da Sud, difficoltà: EE, 0,40’ h., da Bocca Sospiri.

 

PREALS

884, Monte, situato sopra l’abitato di Limone sul Garda, nasconde la conca prativa di Dalco; ad Ovest c’è la dorsale che scende dal Monte Traversole, a cui è collegato da diversi sentieri.

cenni:

si trova qualche camminamento.

accesso:

  • da Est, per sentiero, difficoltà: EE, 2,30 h, da Limone sul Garda;
  • da Sud-ovest, per sentiero, difficoltà EE, 1,10, da località Fornaci di Vesio.

 

Percorsi nel sotto-gruppo della Catena del Carone:

MAPPA INTERATTIVA DEGLI ITINERARI DEL SETTORE 1 (OVEST): MONTI DEL GARDA E ALPI DI LEDRO

I segnapunto colorati hanno la funzione di agevolare la ricerca in base alla difficoltà del percorso:

Verde

nessuna difficoltà

comoda visita

Giallo

nessuna difficoltà

passeggiata

Azzurro

difficoltà T

per turisti

Blu

difficoltà E

per escursionisti

Rosso

difficoltà EE

per escursionisti esperti

Rosa

difficoltà EEA

per esc. esperti con attrezzatura da ferrata

Viola

difficoltà Alpinistica

per alpinisti

 


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