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IL LAGO DI GARDA E LA SUA STORIA: PRIMA GUERRA MONDIALE

VALLE DI GRESTA: LUOGHI E PERCORSI

Introduzione

Monti del Garda e Alpi di Ledro: Storia

Monti del Garda: luoghi e percorsi

Alpi di Ledro: luoghi e percorsi

Settore Fortificato del Lago di Garda Nord: Storia

Settore Fortificato del Lago di Garda Nord: luoghi e percorsi

Monte Baldo e Valle di Gresta: Storia

Valle di Gresta: luoghi e percorsi

Monte Baldo: luoghi e percorsi

 

In questa pagina troviamo la descrizione e gli itinerari dei seguenti sotto gruppi:

 

 

MAPPA MONTE BALDO E VAL DI GRESTA - 3° Settore

CATENA STIVO E BONDONE

Lunga catena montuosa, a Nord del Lago di Garda, con vette oltre i 2000 metri, si estende dal Lago di Garda (S) a Trento (N), è compresa tra la Valle del Sarca (O) e la Vallagarina (E).

 

CREINO

1280, Monte, situato a Sud rispetto al Monte Stivo. A Nord, dove c’è l’abitato di Santa Barbara 1169, appare come un dolce rilievo di prati e terreni coltivati. Verso Sud è al vertice di una lunga ed accidentata dorsale, che scende verso il Lago di Loppio. A Ovest, è collegato con un breve crinale al Monte Brugnolo 1177, dal Brugnolo scende la dorsale Sud-ovest, del Monte Corno. Il versante Sud di tutta questa dorsale, Creino - Brugnolo - Corno, precipita con una ripida parete rocciosa.

cenni:

la cima, la dorsale Sud (Lago di Loppio), e quella Sud-ovest (Creino – Brugnolo – Corno), erano di interesse strategico durante il conflitto, perché prospicienti le postazioni italiane dall'Altissimo. Diventò una posizione strategica per le artiglierie, comoda da raggiungere e idonea alla fortificazione in caverna, c'era la più alta concentrazione di batterie e pezzi d'artiglieria di questa zona del fronte: tre batterie con 2 cannoni da 9 cm 75/96 ciascuna, una batteria con 2 cannoni da 10 cm M9, una batteria con 3 cannoni da 15 cm M61, poco distante a S. Antonio una batteria con 2 cannoni da 9 cm 75/96 e una batteria con 3 cannoni da 9 cm 75/96 venne dislocata sul Brugnolo.
Lungo le dorsali correvano trincee che collegavano tutte le postazioni. Salendo dal Monte Corno (che abbiamo visto parlando dell'area fortificata di Riva del Garda) e passando per il Brugnolo, troviamo diversi camminamenti e i ruderi di diverse postazioni, sia per artiglierie che per mitragliatrici. Arrivati sulla sommità del Creino troviamo alcune postazioni per artiglieria, a quota 1237, c'erano due cupole corrazzate con pezzi da 80; a quota 1280, c'erano cinque caverne passanti, che penetravano il pendio e si affacciavano sulla parete rocciosa, con pezzi da 80, 90 e 150.
Proprio nel punto più alto c'è tuttora il bunker dell'osservatorio e sotto le gallerie con alcune cannoniere, ci sono diversi ricoveri e depositi; scendendo brevemente si trovano le opere per la difesa ravvicinata, con diverse fuciliere e postazioni per mitragliatrici, il tutto è collegato da profondi camminamenti e trincee. Il Creino era servito da una teleferica, che saliva da Vignole e poi proseguiva per lo Stivo. Tutta quest'area è stata ottimamente recuperata e restaurata ed è assolutamente da visitare. Durante la visita prestare sempre la dovuta attenzione. A Santa Barbara sorgeva un villaggio militare austriaco.

accesso:

 

GARDA

Forte Pannone Blockhaus - Pannone

873, Monte, situato a Sud del Monte Creino, sulla dorsale che scende a Loppio, poco sotto troviamo anche il Dosso di S. Giustina 758. Questi due punti, con il  vecchio Forte Pannone (costruito nel 1880, era già superato, per le artiglierie furono scavate delle postazioni in galleria), costituivano l’area fortificata di Pannone.

cenni:

zona fortificata sopra il Lago di Loppio, situata di fronte alle postazioni italiane di Dosso Alto di Nago, era composta da una serie di gallerie sotterranee con postazioni per artiglierie, erano inoltre previste opere per la difesa ravvicinata, trincee, camminamenti e postazioni per mitragliatrici. Il forte è stato demolito per ricavarne materiale edile, rimangono le gallerie. In quest'area nel 1916 erano presenti due batterie con 2 pezzi da 9 cm 75/96 ciascuna, una dislocata al Dosso di S. Giustina.

accesso:

brevi deviazioni dalla strada della Val di Gresta.

 

STIVO

2059, Monte, sovrasta l’abitato di Arco, è all’inizio del lungo crinale che verso Nord arriva fin alle cime del Bondone, passando per Cima Bassa 1705, Cima Alta 1847 e il Palon 1916. Oltre a questo crinale, abbiamo una dorsale che scende verso Sud-ovest (Le Prese), in zona Monte Velo; ed una dorsale Nord-ovest, che sopra Mandrie Alte, si biforca in due dorsali, quella Est (Cargolini) che scende verso Arco e quella Nord (Pala dello Stivo) che raggiunge Drena.  Il versante Sud-est, quello verso il Passo di Bordala, è il più ripido e impervio.

cenni:

data la quota e la posizione, questa cima era strategica per le artiglierie austriache, furono apprestate anche trincee e camminamenti con carattere difensivo. Sulla cima, a nord della stessa e lungo la dorsale Sud-ovest, in punti mimetizzati e con vista sul campo di battaglia, vennero predisposte postazioni in caverna e tra le rocce, per tre batterie di artiglieria, dotate di 2 pezzi da 120 e 3 da 150, queste batterie, potevano colpire tutta la zona del fronte; nel 1916 c'erano solo due batterie, una con due pezzi da 12 cm, l'altra con uno da 9 cm.
Nei pressi dell'attuale rifugio, dove c'erano i baraccamenti, giungevano due teleferiche, entrambe da Vignole (Bolognano), una passava per il Creino, era lunga oltre 4 km, l'altra, con stazione intermedia a Castill, era lunga 3 km. Sul versante Nord dello Stivo, fu costruita una stradina carrabile che saliva da Malga Campo. Le postazioni e i camminamenti sono abbandonati ed invasi dalla vegetazione, la carrabile, grazie al lavoro del gestore del Rifugio Marchetti, è invece transitabile a piedi. Il rifugio è poco sotto la cima.

accesso:

  • da Sud, per sentiero, difficoltà: E, 2  h, da Sant Antonio 1220;
  • da Ovest, per sentiero, difficoltà: E, 3,30’  h, da Carobbi 754;
  • da Nord, per sentiero, difficoltà: E, 2  h, da Malga Campo 1380;
  • da Nord-est, per sentiero, difficoltà: E, 2,30’  h, da Passo di Bordala 1253 o da Castellano;

 

CORNETTO DEL BONDONE

2180, Monte, questa cima piramidale, collocata lungo la dorsale dello Stivo – Bondone, è la più a Sud delle tre cime del Monte Bondone, le altre sono: Dosso d’Abramo 2133 e Cima Verde 2102.

cenni:

oltre alle linee difensive previste all’altezza del Lago di Garda e di Rovereto, era stata anche prevista una linea difensiva più a Nord, questa linea doveva sbarrare l’avanzata verso Trento. Intorno al capoluogo, furono predisposte una serie di fortificazioni in grado di resistere a qualsiasi attacco, il complesso era chiamato: Fortezza di TrentoFestung Trient”. Una delle roccaforti era il Cornetto del Bondone. Qui fu realizzato, in corrispondenza della cima, un sistema di fortificazioni di IV generazione, in parte in galleria ed in parte con Bunker in cemento armato. Le trincee correvano tutt’intorno alla cima, con diverse linee concentriche a scendere; la montagna venne scavata per creare le postazioni per le artiglierie e le mitragliatrici. Verso Nord, protetti, furono ricavati gli spazi per i ricoveri e per le attività quotidiane. Siamo di fronte ad una vera fortezza scavata nella roccia, assolutamente da visitare, anche per la bellezza del luogo e dei paesaggi. La cima con le fortificazioni è solo per escursionisti esperti (EE). Molta prudenza.

accesso:

  • da Nord, per sentiero, difficoltà: E, 2 h dal parcheggio delle Viote del Bondone 1547;
  • da Nord-est, per il sentiero del giro delle Tre Cime, difficoltà: E, 2,30’ h, dal parcheggio delle Viote del Bondone 1547;
  • da Nord-est, per il sentiero del giro delle Tre Cime con ferrate, difficoltà: EEA, 3 h, dal parcheggio delle Viote del Bondone 1547;
  • da Est, per il sentiero-ferrata Sparavei, 5,40’ h, da Aldeno  210;
  • da Est, per il sentiero-alpinistico del Coraza, 4,30’ h, da loc. Pietra a Cimone 700;
  • da Sud, per il sentiero delle Creste del Bondone, difficoltà: E, 5,20’, dallo Stivo 2.050;

 

Percorsi nella zona Monte Stivo e Bondone:

MONTE BIAENA

Questo piccolo monte, situato a Sud-est del Monte Stivo, chiude ad Est la Val di Gresta, è compreso tra il Passo di Bordala (N), la Val di Gresta (O), il Rio Cameras (S) e la Vallagarina (E). E' composto dalla cima del Monte Biaena e da due piccole elevazioni a Sud della cima, il Monte Nagià - Grom ed il monte Faè.

 

NAGIA - GROM

786, Monte, situato a sud dell’abitato di Manzano, si affaccia sulla valle del Rio Cameras, è il promontorio più a sud della zona della Val di Gresta. A Nord appare come un piccolo promontorio boscoso, sugli altri versanti scende ripido, con diverse bancate rocciose sul versante Sud.

cenni:

questo panoramico balcone, fronteggiava le postazioni italiane della zona di Castione. Diventò così uno dei principali capisaldi austroungarici, che sbarravano la strada all'esercito italiano, impedendo infiltrazioni attraverso la Val di Gresta. Era un presidio strategico per il controllo e la difesa del fronte, furono costruiti chilometri di trincee e camminamenti, diversi ricoveri in galleria, l'osservatorio, varie postazioni per i pezzi, le fuciliere, le cucine, ecc..

Questo complesso austroungarico, dopo la guerra, è rimasto abbandonato per 90 anni. Dal 2001 il Gruppo Alpini di Mori, con altre associazioni, scuole e privati, ha iniziato un duro lavoro di recupero, sono già state spese più di 12.000 ore. L'obiettivo è quello di trasmettere ai giovani la memoria storica dei cruenti eventi che hanno interessato le nostre zone. E’ un sito da visitare, di assoluto interesse per gli appassionati e per i giovani.

accesso:

 

FAE’

967, Monte, posto a Est dell’abitato di Nomesino, i suoi profili boscosi sono piuttosto dolci, è comunque un elevazione che domina la Vallagarina e Rovereto.

cenni:

era un caposaldo strategico che dominava la sottostante Vallagarina, situato ad Est di quello di Nagià - Grom, a cui era collegato da un camminamento in trincea, che passava per i paesi di Nomesino e Manzano. Inoltre, sul versante Est, era collegato alla linea difensiva che, lungo la dorsale Sud-est del Creino, scendeva fino a Rovereto. Era circondato da due linee di trincee concentriche, una sommitale ed una sottostante, in parte scavate nella roccia, queste correvano lungo i versanti Ovest, Sud ed Est.  C’erano, in postazioni riparate, alcune batterie d’artiglieria con pezzi da 90 e da 105 e batterie di mortai;  per la difesa ravvicinata, erano dislocate in vari punti, postazioni per mitragliatrici e fuciliere; riparati, a Nord, c’erano i ricoveri e i locali per la logistica. Queste postazioni sono state recuperate e rese visitabili dall’associazione Castel Frassem di Nomesino.

accesso:

  • per sentiero, difficoltà: T, 0,25’ h, da Nomesino; possibile accedere anche dalla SP 45;
  • per la visita calcolare circa 2 h.

 

BIAENA

1.618, Monte, è la cima che sovrasta a Est la Val di Gresta. E’ costituito da una dorsale, con la sommità proprio al centro. La dorsale che inizia a Valle S. Felice 583, si sviluppa in direzione Nord-est, dopo la cima 1618, declina e si perde nella zona di Passo Bordala 1253; presenta un profilo di cresta sempre ben definito che, soprattutto sul versante Est, è caratterizzato da balze e pareti rocciose.

cenni:

Sulla Cima del Monte Biaena sono presenti molte postazioni austroungariche, era un presidio strategico per le artiglierie, un punto molto vantaggioso, da cui si poteva coprire tutto il fronte, dal Garda, passando per il Baldo, fino al Pasubio. Ci sono diversi ricoveri in galleria, l'osservatorio e varie postazioni per i pezzi, c’erano due batterie da 90 e una da 120. La vicina Capanna Biaena è costruita sui resti della teleferica, che serviva la zona salendo da Ronzo.

accesso:

 

Percorsi nella zona del Monte Biaena:

MAPPA INTERATTIVA DEGLI ITINERARI DEL SETTORE 3 (EST): VAL DI GRESTA

I segnapunto colorati hanno la funzione di agevolare la ricerca in base alla difficoltà del percorso:

Verde

nessuna difficoltà

comoda visita

Giallo

nessuna difficoltà

passeggiata

Azzurro

difficoltà T

per turisti

Blu

difficoltà E

per escursionisti

Rosso

difficoltà EE

per escursionisti esperti

Rosa

difficoltà EEA

per esc. esperti con attrezzatura da ferrata

Viola

difficoltà Alpinistica

per alpinisti

 


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