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IL LAGO DI GARDA E LA SUA STORIA

STORIA CONTEMPORANEA: IL XIX SECOLO

Introduzione - Geomorfologia - Preistoria e Storia antica: fino al V sec. - Storia Medievale: dal V al XIV sec. - Storia moderna: dal XV al XVIII sec. - Storia contemporanea: il XIX sec. - Dagli inzi del 1900 al 1945 ( I° e II° G.M. ) - Dal 1946 ad oggi

 

La storia Contemporanea

Periodo Napoleonico

Il 30.05.1796 Napoleone sconfigge a Borghetto sul Mincio gli austriaci e conquista Peschiera, è solo la prima di una lunga serie di battaglie (Vobarno 29.07, Lonato 03.08, Castiglione d.S. 05.08, Tormini 06.08), che vedranno fronteggiarsi i due eserciti. Anche i capoluoghi locali si animano: insurrezione delle “Pasque Veronesi”, autoproclamata Repubblica Bresciana il 18.03.1797. Venezia rimane neutrale.

Il 17.10.1797 venne firmato il trattato di Campoformio tra Napoleone (Repubblica Francese), vincitore della prima campagna d’Italia e Francesco II (imperatore d’Austria e re di Ungheria e Boemia). In cambio del riconoscimento della repubblica Cisalpina ai francesi, agli austriaci venivano riconosciuti i territori della Repubblica di Venezia. Il territorio del Lago di Garda venne suddiviso tra francesi, a cui andò la parte sud-occidentale, e austriaci a cui andò la parte nord e quella orientale.

Nel 1799 la guerra riprende (seconda campagna d’Italia) e inizialmente l’Austria ottiene il controllo di tutto il lago.

Nel 1800, con la vittoria francese nella battaglia di Marengo, il lago torna integralmente ai francesi, nel 1802 viene assegnato alla Repubblica Cisalpina che poi diventerà Repubblica Italiana e poi Regno d’Italia.

Nel 1803 il principato vescovile di Trento con il nord del lago passa all’Austria.

Il 26.12.1805, dopo la sconfitta dell’alleanza austro-anglo-russa, nelle battaglie di Ulma e di Austerlitz, ad opera di Napoleone, con la pace di Presburgo che segnò la fine del Sacro Romano Impero, tutto il Veneto e la riviera orientale del Garda passano al Regno d’Italia, il Principato di Trento va invece alla Baviera.

Il 14.10.1809, dopo la nuova sconfitta austriaca nella battaglia di Wagram, con il trattato di Schönbrunn, l’Austria cedette alla Baviera il Salisburghese e questa cedette al Regno d’Italia il Trentino e la riviera nord del Lago di Garda.

Nel 1815, con la sconfitta definitiva di Napoleone (prima nella battaglia di Lipsia tra il 16 e il 19 ottobre 1913 e poi, al suo ritorno, nella battaglia di Waterloo il 18.06.1815), si avviò con il Congresso di Vienna la Restaurazione. L’Italia venne smembrata in molti stati. L’area del lago di Garda che era appartenuta alla Serenissima (che non fu ricostituita) andò in parte al neonato Regno Lombardo – Veneto, controllato dall’Austria, e venne divisa in due delegazioni (Brescia e Verona), delegazioni che erano a loro volta suddivise in vari distretti. Il Trentino venne unito alla contea del Tirolo.

 

1848 - Prima guerra di indipendenza

Nel 1848 iniziano una serie di moti rivoluzionari, è la rivoluzione europea  “Primavera dei popoli”, l’obiettivo era quello di abbattere i governi della Restaurazione per insediare governi liberali.

La rivoluzione iniziò in Sicilia, prosegui Milano con le cinque giornate di Milano in marzo (allora capitale del regno Lombardo – Veneto) e si estese fino alla zona del Lago di Garda, dove insorse prima Salò e poi tutta l’area, compresa Verona.

Inizia così la Prima Guerra di Indipendenza Italiana, allorché le truppe piemontesi attraversarono il 23.03.1848 il Ticino.  La lenta avanzata permise agli Austriaci di ritirarsi nel quadrilatero fortificato (sistema difensivo austriaco costituito dalle fortezze di Peschiera d. G., Mantova, Legnago e Verona). Nonostante la presa di Peschiera da parte dei sardo-piemontesi, con l’appoggio degli insorti locali, la lentezza dell’azione permise agli austriaci di fare affluire i rinforzi. Il generale  Radetzky riuscì così, nella battaglia di Custoza tra il 22 e il 27.07.1848, a prevalere sugli attaccanti. Carlo Alberto si ritirò a Milano che poi abbandono il 04.08.1848. Il giorno seguente fu firmata la capitolazione.

 

1847 - 1851

Nel periodo che va dal 1847 al 1851 (nonostante l’interruzione per la guerra del 1848), grazie al progetto di Giacomo Cis, venne completata l’ardita e spettacolare opera della Strada del Ponale che ha reso possibile un collegamento viario tra Riva del Garda e la Valle di Ledro.

 

1859 - Seconda guerra di indipendenza

Il 27.04.1959, a causa degli accordi di Plombieres che siglarono l’alleanza tra Francia e Regno di Sardegna, l’Austria che intimo il disarmo ai piemontesi, iniziò le ostilità. Con la Battaglia di Magenta il 04.06.1859 l’esercito Austriaco subì un importante sconfitta e ritirandosi lascio scoperta la strada per Milano. La ritirata continuò fino al Quadrilatero. Il 24.06.1959 nella successiva battaglia di Solferino e San Martino (il fronte iniziava sul Lago di Garda e arrivava fino a Castel Goffredo) gli austriaci, al termine di un duro confronto, furono nuovamente sconfitti dai franco-piemontesi. Durante la guerra i Cacciatori delle Alpi di Garibaldi che operarono nella zona pedemontana, contribuirono alla liberazione di Salò.

Con l’armistizio di Villafranca, il 01.07.1859, la Lombardia passò ai piemontesi. Il Garda tornò ad essere il confine tra due stati.

 

1866 - Terza guerra di indipendenza

Dopo l’Impresa dei Mille, il 17.03.1861 Vittorio Emmanuelle II diviene re d’Italia. All’unità mancano: il Veneto, il Trentino e Roma.

L’alleanza italo – prussiana, contro l’Austria, portò alla dichiarazione di guerra il 20.06.1866. L’esercito italiano, mal organizzato e diviso, si scontrò soccombendo agli austriaci nella battaglia di Custoza, poco a sud di Peschiera, il 24.06.1866.

A nord delle Alpi, gli austriaci si trovarono presto in difficoltà per l'incalzare dei prussiani, furono così costretti a togliere truppe dal fronte italiano. L'avanzata italiana poté riprendere, sia verso nord (Trentino) che verso est (Trieste). La malandata flotta italiana riportò una cocente sconfitta nella battaglia navale di Lissa il 20.07.1866. Nel corso della guerra il generale Garibaldi, con il suo Corpo Volontari Italiani, iniziò la sua offensiva vincente verso il Tirolo, avanzando e conquistando prima Ponte Caffaro e poi Lodrone. Il 25 giugno, dopo la sconfitta di Custoza gli fu ordinato di ritirarsi per difendere Brescia. Successivamente ritornò all'attacco vincendo l'importante Battaglia di Monte Suello e il 12 di luglio conquisto prima Storo e poi Condino. Il 14 luglio arrivò l'ordine di aggredire gli austriaci e di penetrare in profondità in Trentino. Garibaldi assediò e prese il 19 di luglio il forte d'Ampola, aprendosi la strada per la valle di Ledo. Salì e occupò la valle di Ledro il 20 di luglio. Il contrattacco austriaco non si fece attendere, le colonne austriache marciarono contro i garibaldini, il 21 di luglio, sia lungo il Chiese sia in val di Ledro. A Condino prevalsero i garibaldini. Anche in val di Ledro Garibaldi, nella battaglia di Bezzecca, sempre il 21 di luglio, sconfisse il generale Kuhn e gli Schützen trentini, aprendosi la strada per Riva del Garda. Le truppe garibaldine cercarono il 25 ed il 26 di luglio di scendere a Riva, ma il 25 furono fermate dai cannoneggiamenti, il 26 a Deva furono fermate dalla tregua, che era entrata in vigore il giorno prima. Gli austriaci erano già pronti a ritirarsi per la difesa di Trento.

Il 09 di agosto le parti sono in procinto di firmare l'armistizio, La Marmora orina a Garibaldi (che si trovava a Bezzecca) di sgomberare il Trentino entro le 4 dell'11 di agosto. Garibaldi risponde con sibillino telegramma "Obbedisco". Le truppe si ritirarono protestando ed in modo disordinato.

Ad agosto, il 12, con l'armistizio di Cormons la guerra finisce.

Con la pace di Vienna del 03.10.1866, il Veneto viene riconosciuto (per umiliare l'Italia) alla Francia che lo cede poi all'Italia, un plebiscito ne sancisce l'annessione. Gli italiani rinunciano al Trentino, che rimane austriaco. Cosi era previsto dagli accordi che Napoleone III aveva trattato, per la pace, con Austria e Prussia. L'Italia, pur alleata delle vittoriosa Prussia, sul campo era stata comunque sconfitta (nonostante l'avanzata di luglio) e doveva "non potendo condurre da sola una guerra contro l'Austria" accontentarsi del Veneto. Il Garda rimane così diviso tra Austria ( Riva, Torbole e Valvestino ) e Italia per la parte restante.

 

1866 – 1914

In questo periodo inizia la fase di sviluppo turistico del Lago di Gara, sia per la parte italiana sia per quella austriaca. In particolare nel regno austro-ungarico è Arco a proporsi come località di cura e soggiorno per i nobili provenienti dal nord Europa. Nella parte italiana è la riviera bresciana ad avere un forte impulso turistico, a Sirmione con lo stabilimento termale “Giuseppe Piana” apre il primo stabilimento di questo tipo della zona (si riesce ad incanalare una parte dell’acqua termale che sgorga nel lago ed a portarla a terra), a Gardone viene aperto il Grand Hotel Gardone. In questo periodo inizia anche la fase di costruzione degli impianti idroelettrici, alcuni sono presenti tuttora sul territorio.

Il 28.01.1891 venne inaugurata la ferrovia a scartamento ridotto MAR (Mori-Arco-Riva) divenuta con un prolungamento nel 1925 RAR (Rovereto-Arco-Riva), rimane in esercizio fino al 1936.

Nel 1913 viene aperta una delle opere di viabilità più ardite del Garda, la strada che collega Tremosine Porto a Pieve e Vesio di Tremosine.

 

 

MAPPA INTERATTIVA DELLE TESTIMONIANZE STORICHE E DEGLI ITINERARI COLLEGATI ALLA STORIA CONTEMPORANEA DEL XIX SECOLO

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